“Vaccino, trombosi e gamba amputata”: telefonate registrate -

“Vaccino, trombosi e gamba amputata”: telefonate registrate

Scandalo inefficienza della sanità. Serve una visita e c'è un'apposita commissione con tre numeri di telefono che abbiamo contattato. Nessuna risposta.

PALERMO – “Prima il vaccino, poi la trombosi devastante, mi hanno amputato una gamba, adesso sono disabile, ma non riesco a farmi visitare dall’Asp Palermo che non risponde alle telefonate né alle email. Sono disperato”. Maurizio Carra è un giornalista molto noto, con una gamba amputata in seguito a una trombosi, scatenata, nel suo corpo, pochi giorni dopo la prima dose del vaccino Astrazeneca.

Una storia che abbiamo raccontato analizzando tutta la documentazione. Dalla data di inoculazione, alla certificazione dell’Inps che, però, necessita di un passaggio: l’azienda sanitaria provinciale di Palermo. Serve una visita e c’è un’apposita commissione con tre numeri di telefono che abbiamo contattato in diretta: risultato? Nessuna risposta.

Stesso discorso per i numeri del Centro unico di prenotazione dell’Asp: un’inutile attesa di quasi dieci minuti, tra musiche di sottofondo e nessuna risposta.

La rabbia

“Quello che mi fa rabbia è che devo pagare tutte le visite, non posso guidare né sistemare la mia auto, perché l’invalidità non è riconosciuta. Mi sono vaccinato per salvarmi dal Covid e adesso non ho più una gamba”.

“Chiedo – conclude il giornalista – che i vertici dell’Asp intervengano, che venga riconosciuto quello che purtroppo sono, un disabile senza una gamba, non posso sostenere il peso delle visite, dei farmaci ed essere costretto a restare a casa”.


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