Altri 1.505 casi in Sicilia, è giostra di numeri: ricalcolati 258 morti

Altri 1.505 casi in Sicilia, è giostra di numeri: ricalcolati 258 morti

Alla fine sono venuti fuori i decessi fantasma "vecchi di un anno" di cui si parlava nelle intercettazioni telefoniche
CORONAVIRUS
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PALERMO – Sono 1.505 i nuovi positivi al Covid19 in Sicilia su 32.182 tamponi processati, con una incidenza del 4,7%. La Regione resta quinta per numero di contagi giornalieri. Le nuove vittime comunicate dalla Regione in seguito a un ricalcolo con i dati incompleti dei mesi scorsi sono 258 e portano il totale a 5.015.

Quasi sicuramente si tratta dei morti “vecchi” di cui si parlava nelle intercettazioni dell’inchiesta della Procura di Trapani ora trasferita per competenza territoriale a Palermo (leggi: Covid19, intercettazioni choc, morti fantasma: ‘Vecchi dell’anno scorso” – Quei “140 morti mai comunicati”).

Il numero degli attuali positivi è di 21.752 con 4.475 casi in meno rispetto a ieri; anche questo dovuto a un ricalcolo dei dati incompleti sul numero dei guariti nelle ultime settimane: 6.022. Negli ospedali i ricoverati sono 1.317, 30 in più rispetto alla giornata precedente, quelli nelle terapie intensive sono 168, 4 in più rispetto a ieri. La distribuzione tra le province, Palermo registra 471 nuovi positivi, Messina 128, Catania 238, Trapani 135, Agrigento 181, Caltanissetta 110, Siracusa 110, Ragusa 84, Enna 48.

Sulla vicenda interviene il deputato del Pd all’Ars Antonello Cracolici: “Altro che spalmatura, erano stati nascosti 258 deceduti per Covid in Sicilia – osserva -. Lo scandalo continua. Ormai la credibilità della Regione è gravemente compromessa. Si procede alla decretazione delle zone rosse senza che siano resi pubblici i dati che giustificano questi provvedimenti. Il caos è ormai l’unico ordine che regna in Sicilia”. Secondo Cracolici “è necessario e urgente restituire credibilità al sistema sanitario con la nomina di un commissario che rimuova il principale responsabile di questo disastro: il commissario Musumeci”.

A Cracolici replica il capogruppo di Diventerà bellissima all’Ars Alessadro Aricò: “Che a parlare di ‘scandalo’, ‘credibilità della Regione gravemente compromessa’ e ‘disastri’ sia un qualificato esponente di quel Pd che volle Crocetta come presidente della Regione e fece parte in prima persona del governo più nefasto di tutti i tempi, lascia letteralmente basiti. Peraltro, nella sua foga giustizialista, Antonello Cracolici dimentica o probabilmente fa finta di dimenticare che nel ricalcolo sui dati del coronavirus sono emersi oltre seimila guariti in più, a riprova che nei conteggi non c’è stata mai alcuna malafede – prosegue Aricò -. Ma ormai è arcinoto: dal Pd sanno solo attaccare, accusare e sentenziare, purtroppo per la Sicilia ormai ci siamo abituati”.


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