Green pass, dagli uffici al bar e allo sport: ecco come sarà esteso l'obbligo - Live Sicilia

Green pass, dagli uffici al bar e allo sport: ecco come sarà esteso l’obbligo

Il governo lavora al decreto che dovrebbe entrare in vigore a ottobre. Ecco cosa prevede
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ROMA – Green pass dagli uffici pubblici, nei bar e ristoranti, nello sport: ecco come sarà esteso l’obbligo della certificazione verde secondo il decreto a cui sta lavorando il governo Draghi. La road map, per grandi linee, è già tracciata e riguarderà milioni di lavoratori italiani. Al momento restano fuori dall’obbligo i dipendenti delle aziende private su cui c’è un’interlocuzione del governo con le parti sociali.

Le tappe dell’estensione del Green pass

Giovedì dovrebbe riunirsi la cabina di regia a palazzo Chigi e a seguire il consiglio dei ministri per mettere a punto il decreto. I ministri leghisti come Giorgetti sono favorevoli al provvedimento, quindi sono da escludere ribaltoni o stop al varo delle nuove regole. La data di entrata in vigore dovrebbe essere nella prima decade di ottobre, così come già deciso per i lavoratori esterni delle Rsa.

I tempi di rilascio del certificato verde

Il green pass è rilasciato a chi ha effettuato almeno la prima dose nei 15 giorni precedenti, a chi è guarito nei precedenti nove mesi e a chi ha effettuato un tampone rapido o con esito negativo nelle 48 ore precedenti. Dell’entrata in vigore del decreto si ritiene quindi necessario attendere chi vuole immunizzarsi per il tempo che serve a effettuare la prenotazione, ricevere il vaccino e far trascorrere i 15 giorni previsti per legge dalla somministrazione della prima dose.

Dipendenti pubblici, bar e ristoranti

Il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta ha annunciato una riduzione dei lavoratori in smart working al 15 per cento. Per raggiungere tale obiettivo sarà dunque necessario rendere obbligatorio il green pass. Per questo la norma sarà inserita nel decreto il lavorazione a Palazzo Chigi lasciando poco meno di un mese prima dell’entrata in vigore. La stessa procedura sarà seguita per titolari e dipendenti di bar e ristoranti ritenendo discriminatorio l’obbligo solo per i clienti. La ratio sarebbe quella di proteggere con il Green pass anche i lavoratori e i titolari dei pubblici esercizi.

Sport, spettacoli e intrattenimento

Un ragionamento che vale anche per il mondo dello sport e dello spettacolo dove il green pass è già obbligatorio: dalle palestre alle piscine, dai circoli sportivi ai cinema, i teatri e le sale scommesse. In queste categorie dell’intrattenimento rientrano anche i parchi tematici le fiere, gli eventi e i congressi.

Trasporti

Anche per i lavoratori del settore dei trasporti di lunga percorrenza (collegamenti che interessano almeno due regioni) si va verso l’obbligo di Green pass così da evitare discriminazioni tra i passeggeri e gli addetti ai lavori su aerei, navi e treni


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