Catania, nascosto per giorni nella villetta e poi il suicidio VIDEO - Live Sicilia

Catania, nascosto per giorni nella villetta e poi il suicidio VIDEO

Sebastiano Spampinato, considerato dagli investigatori l'assassino di Jenny Cantarero, è stato trovato senza vita davanti al portico
FEMMINICIDIO DI LINERI
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CATANIA – A portare i carabinieri, in quella villetta disabitata senza corrente elettrica al villaggio Campo di Mare, sono stati alcuni indizi. Prima di tutto il fatto che in quella zona abitasse una zia di Sebastiano Spampinato, l’omicida di Giovanna Cantarero, e poi il passaggio davanti a una telecamera di un uomo a bordo di una moto nella disponibilità dell’indagato, anche se non la stessa immortalata vicino al panificio dove è stata assassinata la giovane mamma catanese ritrovato invece vicino alla casa della madre.

Prima di arrivare al cancello del casolare, c’è una stradina che porta alla spiaggia. Già ieri sera il luogo era stato localizzato, ma è stato stamattina con il sorgere del sole che è stato trovato il cadavere con un colpo di pistola in testa quasi davanti al portoncino. La pallottola è stata trovata conficcata in uno dei muri dell’abitazione, che ha una scala laterale che porta al piano superiore. La pistola è stata trovata accanto al corpo senza vita, una calibro 9×21. Saranno gli esami balistici a capire se è la stessa arma usata per uccidere Giovanna. Il calibro della pallottola però sarebbe lo stesso.

Sono state ore di intenso lavoro per il medico legale e per i militari della Sezione Investigazioni Scientifica del comando provinciale dell’Arma di Catania. L’ipotesi è che Sebastiano Spampinato si sia ammazzato ieri dopo le diciotto. Ci sono indizi in mano agli investigatori che accerterebbero che fino al pomeriggio era in vita. A questo proposito sono state acquisite le immagini di una telecamera di una villetta vicina per poter capire anche quanto Seby Spampinato si è rifugiato al Villaggio Campo di Mare. Non sembrano esserci dubbi sul fatto che si tratti di un suicidio, ma è giusto sgombrare ogni altra ipotesi. Ma le risposte le daranno i test balistici e l’ispezione cadaverica.

A Villaggio Campo di Mare è arrivata anche la pm Valentina Botti, che è titolare del fascicolo del femminicidio. La magistrata si è consultata con i carabinieri e il medico legale e ha voluto fare un sopralluogo. Intorno alle 12 è arrivato il carro funebre che ha portato via il corpo.

Non sono mancati piccoli momenti di tensione all’arrivo dei familiari. Una donna ha cominciato a urlare, anche contro la giovane mamma uccisa. Su facebook la sorella di Spampinato lo ha salutato, dicendogli “ora sei con papà”.

Il padre di Sebastiano, Lorenzo, è stato ucciso nel 2006 a Torino. Un agguato mafioso in piena regola per il predominio criminale nella zona. I killer sarebbero partiti da Catania per ammazzarlo. Un passato controverso quello dell’omicida-suicida, che però non ha precedenti penali. Lavorava in un centro scommesse, anche se aveva frequentazioni ‘non certo raccomandabili’ collegati al clan Mazzei.

Ombre del passato che nulla hanno a che fare però con il femminicidio di Genny. Ancora infatti c’è da capire quale è il movente che lo abbia spinto ad ammazzarla. Ieri, intanto si è conclusa l’autopsia sul corpo della giovane mamma. Resta da capire quando si svolgeranno i funerali.

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