PALERMO- “Qui a Collesano la situazione è pesante dal punto di vista dei contagi. Ci sono stati i matrimoni e abbiamo avuto dei positivi, con un focolaio, poi le lauree, poi le prime comunioni, poi altre situazioni… Ed è possibile che gli stessi positivi abbiano toccato tutti gli appuntamenti. Il risultato? Una trentina di contagiati e una cinquantina di persone in quarantena. Siamo preoccupati”. Si sfoga Giovanni Battista Meli (nell’immagine), sindaco di Collesano, incantevole borgo delle Madonie. Ed è un segnale d’allarme sui comportamenti nella Sicilia in zona gialla. Anzi, giallo-scuro. E poi c’è la polemica con il commissario per l’emergenza a Palermo e provincia, il dottore Renato Costa, proprio sui positivi.
La lettera del commissario Costa
C’è una lettera ai sindaci, del 26 agosto, inviata proprio del commissario Costa: “E’ competenza della struttura commissariale la trasmissione ai Comuni dell’Area Metropolitana di Palermo del solo report giornaliero numerico dei nuovi casi positivi al Sars-Cov2, alla luce di quanto anche chiarito dal Garante della Privacy in ordine alla protezione dei dati dei soggetti positivi, secondo cui: ‘La disciplina vigente vieta la diffusione dei dati relativi alla salute. Tale divieto non è stato derogato dalla normativa d’urgenza sull’emergenza epidemiologica del Covid 19″. La nota spiega che le generalità vengono trasmesse alla Prefettura per il controllo delle misure e al Dipartimento di prevenzione dell’Asp. “Alla luce di quanto sopra – conclude la lettera – si chiede di desistere dal formulare istanze relative alla conoscenza dei dati nominativi dei soggetti Covid positivi che né la scrivente Struttura Commissariale, né le Usca sono tenute a fornire e che, in ogni caso, non potrebbero comunicare alla luce anche dei sopra riportati chiarimenti del Garante della Privacy”.
Il video del sindaco Meli
Segue il video del sindaco Meli che si rivolge direttamente al commissario, su Facebook, in risposta alla missiva: “Abbiamo ricevuto questa lettera ed è una nota veramente offensiva. Se questa pandemia non è andata avanti come poteva è stato grazie ai sindaci, ci vuole maggiore rispetto (..). Noi abbiamo creato un gruppo whatsapp interno, dove ci sono i medici di base, le forze dell’ordine, il sindaco, la farmacista, il 118, proprio perché abbiamo ritenuto che fosse necessario un intescambio di informazioni (…). Noi siamo molto arrabbiati come sindaci e potremmo anche mollare tutto. Però poi, proprio perché sindaci, c’è il grande senso di responsabilità che abbiamo per la nostra comunità”. Raggiunto da LiveSicilia.it, il sindaco ripete le stesse affermazioni del video che proponiamo integralmente. “Siamo sempre stati un punto di riferimento”, dice il primo cittadino. Nessuna ulteriore comunicazione, al momento, dall’Ufficio del Commissario.