Non è stato un giorno buono per la Sicilia, sul fronte del Covid. Anzi, è stato un giorno da dimenticare nella trincea dei contagi e non solo. La radiografia è questa e speriamo in giorni migliori. Ma intanto non possiamo fare altro che riassumere la cronaca.
I contagi e il 118
La prima notizia non buona arriva dall’ultimo bollettino. La Sicilia ha superato il muro di trecento e passa nuovi casi Covid. Siamo al secondo posto nella classifica tra le regioni italiane, a pari merito con il Lazio. L’incidenza risale fino a poco sopra il 2,9%, tornando quasi al massimo di questi giorni che era stato al 2,5%. Venti dei nuovi positivi comunicati sono relativi a tamponi eseguiti tra dicembre 2020 e gennaio 2021. A questo si aggiunge un dato verificato da LiveSicilia.it. Negli ultimi quindici giorni sono aumentate le chiamate al 118, per casi Covid a Palermo e a Trapani. Non sono tutti meritevoli di ricovero, ma fino a due settimane fa le chiamate erano quattro o cinque al giorno. I ricoveri sembrano stabili.
Il boom dei casi in Fiera
Anche dall’hub della Fiera non giungono buone notizie. Come abbiamo raccontato, stamattina i positivi tracciati erano una ventina dopo poche ore, nel pomeriggio erano già trenta. Una percentuale in risalita. Sotto osservazione un ricevimento di nozze in provincia di Palermo con alcuni invitati – per ora circa una ventina – positivi.
“Così rischiamo il lockdown”
“Così rischiamo il lockdown”, ha detto il commissario per l’emergenza Covid a Palermo, il dottore Renato Costa. Che, a proposito del Festino, ha sottolineato un concetto: “Tutto questo accade in un momento delicato, in cui non abbiamo contezza perfetta del dato della variante Delta. Sappiamo che chi è vaccinato con due dosi gode di un’ottima protezione, ma sappiamo pure che è contagiosissima. Le faccio un esempio: se il Covid normale ne infetta tre, la variante Delta ne infetta sette. Questa è la proporzione”.
“I prossimi sei mesi…”
“I prossimi sei mesi saranno importanti: credo che andremo verso l’endemia più che verso la pandemia. E’ uno scenario in cui il controllo della pandemia sarà più elevato e sarà più importante pensare bene a come rafforzare i nostri servizi”. Sono parole del professore Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità, durante il Congresso straordinario della Siti, la Società italiana di igiene.