PALERMO – Totò Cuffaro, commissario regionale della Dc in Sicilia, è stato eletto, all’unanimità, segretario politico nazionale della Democrazia cristiana.
L’elezione è avvenuta oggi, al termine del XX Congresso Nazionale della Dc che ha preso il via ieri presso il centro congressi Sheraton de Medici, a Roma. Lo annuncia un comunicato.
Alla due giorni hanno partecipato oltre 400 delegati, provenienti da diverse regioni d’Italia.
Presidente del partito è stato eletto Renato Grassi e vice segretario del partito, Giampiero Samorì.
“Riprendendo ciò che disse Martin Luther King 60 anni fa, We Have a Dream. – ha detto Cuffaro – Abbiamo un sogno, bellissimo e difficile ma non utopico. Vogliamo un Paese dove noi, i nostri figli, i nostri nipoti possano vivere in un sistema politico democratico e popolare. Vogliamo un Paese dove si possa votare un partito di valori, libero, aperto, plurale, che garantisca diritti, giustizia, e libertà. Un partito, la Democrazia Cristiana, che sia protagonista nella politica e nella società”.
Rotondi: auguri ma la sua è iniziativa usurpatrice
“Auguri a Totò Cuffaro per il ritorno sulla scena nazionale, ma la sua iniziativa usurpa un nome – quello della Dc – già presente e a buon diritto nella competizione politica. Domani daremo mandato ai legali di difendere i nostri diritti, sarà un tribunale a decidere chi ha ragione”. Lo scrive su Twitter Gianfranco Rotondi a proposito dell’odierna elezione di Cuffaro a segretario nazionale della Democrazia cristiana.
La replica: “Affermazione sconsiderata”
“Ringrazio l’onorevole Gianfranco Rotondi per gli auguri che mi ha rivolto tramite un tweet, ma la sua affermazione, con la quale mi accusa di aver usurpato un diritto, ovvero di aver utilizzato il nome della Democrazia Cristiana, la considero sconsiderata – dichiara il neo segretario nazionale della Dc, Totò Cuffaro -. Ho soltanto dato voce, fino ad adesso, a chi ha capacità di rappresentanza, ai tanti siciliani che hanno votato finalmente una Dc presente nella scheda elettorale, cosa che fino ad adesso è accaduta solo in Sicilia. Credo che le contese politiche si debbano risolvere politicamente e, proprio da Rotondi, mai mi sarei aspettato che, per ridare fiato e valenza politica alla Dc, volesse utilizzare un tribunale. Credo e spero che voglia ragionare di politica piuttosto che andare in un tribunale”.