Daniel il clochard che per troppi era 'nessuno'

Daniel il clochard che per troppi era ‘nessuno’

Commenti

    Non era nessuno perché non era sceso da un barcone . In quel caso il Sindaco si precipitatva al porto per accogliere con tutti gli onori i clandestini che le ong ci regalano. Ovviamente tutto a favore di media e telecamere per affermare sempre di più l’obiettivo di disegnare la nostra città ad immagine di straniero. Purtroppo il povero Daniel non era in queste condizioni non era visibile e funzionale alla propaganda del sindaco e delle sinistre che lo appoggiano e quindi era invisibile ed è stato lasciato solo. È questa l’ ipocrisia di chi ci amministra da 9 anni mentre 900 bare giacciono abbandonate ai Rotoli da circa un anno e la città precipita agli ultimi posti per vivibilità e qualità dei servizi e dell’ambiente. Sono tanti i ” Daniel” presenti in città senza tetto senza fissa dimora sopravvivono nell’indifferenza del Comune solo grazie al soccorso di privati e associazioni.

    Se oltre alla transizione digitale ed ecologica delle quali si riempiono la bocca Draghi ed i suoi ministri ex manager di società informatiche e telefoniche si parlasse anche di transizione verso un più efficiente stato sociale che aiuti i più deboli forse le cose in questo paese andrebbero una tantino meglio…..

    Se oltre alla transizione digitale ed ecologica delle quali si riempiono la bocca Draghi ed i suoi ministri ex manager di società informatiche e telefoniche si parlasse anche di transizione verso un più efficiente stato sociale che aiuti i più deboli forse le cose in questo paese andrebbero un tantino meglio…..

    be’ andate a Porta dei Greci al Palchetto del Foro Italico sotto i Portici del Nautico sembra di stare in India o in Africa gente che dorme ovunque..

    Vita da cani si diceva, oggi forse non più. Questi hanno avuto Daniel, ora qualcun altro li curerà. A Daniel non è andata così bene: morire a 38 anni non è solo una questione di sfortuna. C’è del marcio in Danimarca. Ma siamo a Palermo! E che vuol dire?

    MI TROVO D’ACCORDO CON TE.
    VORREI CAPIRE AL NETTO DELLA RIUSCITA DI VIA MAQUEDA PEDONALE, PER CHE COSA DOVREMMO RICORDARCI DI 9 ANNI DI AMMINISTRAZIONE POLITICA DI ORLANDO.
    TROVO DIFFICOLTA’ A TROVARE TRACCIA DEL SUO OPERATO.
    ORLANDO POLITICO DOVREBBE ESSERE UN CASO DI STUDIO, COME UN POLITICO POSSA RIMANERE A LUNGO, NEI POSTI COMANDO, SENZA RIUSCIRE A CONCLUDERE UNA MAZZA IN TUTTO QUESTO PERIODO, MA RIMANENDO AL POTERE, SOLO ACCUSANDO A DESTRA E A MANCA, DISTRAENDO SISTEMATICAMENTE L’ATTENZIONE SU SE STESSO.
    SE DOVESSIMO FARE UN CONFRONTO COSTO/BENEFICIO, CIOE’ TRA QUANTO E’ COSTATO IN TERMINI ECONOMICI AI CITTADINI IL SUO IMPEGNO IPOLITICO E I RISULTATI CHE HA PRODOTTO, CI SAREBBE DA METTERSI LE MANI NEI CAPELLI.

    PER DOVERE DI CRONACA E’ OPPORTUNO FARE UNA DEBITA PRECISAZIONE. SCUSATE IO SONO D’ACCORDO CON IL PRIMO COMMENTO A FIRMA DI “Nino”.

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Schifani non ha torto quando dice che la candidatura è costituzionalmente garantita. Il punto, però, è che chiunque si candidi ad una carica pubblica così rappresentativa, dovrebbe essere al di fuori di ogni sospetto. Una successiva eventuale condanna sarebbe assolutamente disdicevole. Ritengo che sarebbe più dignitoso, per le istituzioni, che si ascoltassero i pareri della commissione antimafia, che dovrebbe avere le idee più chiare della maggior parte dei cittadini.

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