Secondo il presidente della Commissione Ponte, Pippo Trischitta, con il Ponte “Messina sarà una stella internazionale. Non saranno i nostri figli e i nostri nipoti a dover andare via, ma saranno i figli e i nipoti degli altri a venire da noi. Ganzirri, Torre Faro, Mortelle, l’intera città, saranno una miniera d’oro» [Gazzetta del Sud, oggi]. Che dire? Sposteremo quel “perdete ogni speranza...” fuori del territorio messinese e chiederemo a Salvini un ponte che colleghi Palermo al Continente. Hai visto mai!
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Lasciate ogni speranza o voi che entrate!!!
ESATTAMENTE! PALERMO E' DA TEMPO IL SECONDO BRONX!! CITTA' ABBANDONATA E PERSA!
Peccato
ma si puo' sapere quale e' il vostro programma politico??!! fate sepre critiche ma spere qualcosa del vostro.... programma.
Andare a lavorare no?
La prima gestione Orlando andava bene infatti si è obbligato le ditte a ripristinare gli scavi eseguiti alla fine dei lavori e non dopo tanto tempo. La gestione cammarata andava bene perché ad ogni buca tutti si lamentavano..la Rap con la gestione precedente ha rinunciato alla manutenzione delle strade in quanto fra gli scavi e la mancanza di risorse umane e di mezzi non poteva garantire la manutenzione. Gli appalti non devono essere dati a metri lineari perché se la ditta asfalta un tratto di viale regione siciliana per ottemperare al capitolato sono finiti i soldi e i problemi restano. L appalto deve prevedere la gestione diretta degli interventi da fare solo su gestione diretta di uffici del comune nell interesse pubblico. Ora è facile parlare di buche e strade rotte dopo che la città è stata oggetto di tantissimi scavi dove il ripristino del manto stradale doveva essere oggetto di verifica da parte di personale preposto.
L’ efficienza delle strade deve essere sempre garantita a tutela della salute dei cittadini e dei mezzi che subiscono danni che possono essere causa di pericolo.