Dal campo arriva la notizia che la Russia ha ritirato le truppe che circondavano Kiev dopo aver subito perdite significative, secondo l’ultimo rapporto operativo dell’esercito ucraino. Lasciata anche la cittadina di Slavutych, abitata in gran parte dai lavoratori della centrale nucleare di Chernobyl.Le forze russe hanno lasciato la città di Slavutych, appena fuori dalla centrale nucleare di Chernobyl. Lo riportano i media internazionali, citando fonti locali. In un video postato online, il sindaco Yuri Fomichev ha dichiarato che le truppe di Mosca hanno completato il lavoro “che si erano prefissate di fare” e hanno lasciato Slavutych. Sabato le forze russe avevano preso il controllo della città e arrestato brevemente il sindaco. I cittadini erano scesi in piazza contro gli occupanti. Slavutych ospita principalmente i lavoratori necessari per mantenere operativa la centrale di Chernobyl, luogo del disastro nucleare del 1986.
Zelensky: “Pronti ad accettare lo stato di neutralità”
Alla vigilia dei nuovi colloqui tra Kiev e Mosca, in programma domani e dopodomani in Turchia, il presidente Volodymyr Zelensky afferma di essere pronto ad accettare lo status di neutralità dell’Ucraina come parte di un accordo di pace con la Russia.“Lo status neutrale e non nucleare del nostro Stato: siamo pronti ad accettarlo”.
La Germania valuta l’acquisto di uno scudo antimissile
La Germania sta valutando l’acquisto di un sistema di difesa antimissile per proteggersi da un potenziale attacco russo, ha affermato Olaf Scholz. Per il cancelliere tedesco inoltre la caduta di Putin “non è l’obiettivo della Nato e neppure del presidente americano”. La conferma arriva poi anche dallo stesso
Biden, che, a chi gli chiedeva se nel discorso pronunciato a Varsavia, in cui ha detto che Putin “non può restare al potere”, facesse riferimento a un cambio di regime in Russia, ha risposto “no”. Il segretario di Stato americano Blinken aveva frenato ieri sul cambio di regime. Macron si era smarcato da Biden, dopo
gli attacchi verbali a Putin definito “un macellaio” che non può governare.
LA DIRETTA
20.04 – L’Ucraina era a conoscenza dei preparativi di Mosca per l’invasione già dal novembre 2021 grazie anche a infiltrati in Russia. Lo ha affermato il capo dell’intelligence del ministero della Difesa, generale Kirill Budanov, citato dalla Unian.
19.55 – Domani alle 17.30 è previsto l’incontro tra il premier Mario Draghi e il leader del M5s Giuseppe Conte. La riunione si terrà a Palazzo Chigi, alla vigilia dell’approdo del dl Ucraina nell’Aula del Senato.
19.12 – L’oligarca russo Roman Abramovich e i negoziatori ucraini hanno sofferto sintomi di sospetto avvelenamento dopo un incontro a Kiev all’inizio del mese. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali il sospetto attacco potrebbe essere stato commesso da alcuni a Mosca che volevano sabotare le trattative per mettere fine alla guerra.
18.23 – “La nostra Irpin è stata liberata dal male di Mosca! Gloria all’Ucraina”. Lo afferma su Telegram il sindaco della città alle porte di Kiev, Alexander Markushin.
17.15 – Joe Biden presenterà oggi una proposta di bilancio per il 2023 con un ingente aumento delle spese militari, anche alla luce del conflitto in Ucraina: il presidente americano chiederà 813,3 miliardi di dollari, un incremento di 31 miliardi (pari al 4%).Lo scrive il New York Times. Secondo lo stesso giornale Washington si sta preparando a contrastare la Russia anche nell’Artico, con una presenza militare più aggressiva.
16.28 – Le autorità di Mosca stanno lavorando a misure per limitare la concessione di visti per la Russia ai cittadini dei Paesi coinvolti in “attività ostili da parte da parte di alcuni Paesi stranieri”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov citato da Interfax. “Un decreto è in preparazione” in questo senso, ha detto Lavrov durante un incontro con la commissione per la cooperazione internazionale del partito di governo Russia Unita. La misura “introdurrà una serie di restrizioni per l’entrata sul territorio della Russia”, ha sottolineato il ministro degli Esteri.
15.14 – “L’Europa non vuole pagare il gas in rubli? Certamente la Russia non distribuirà gratis il proprio gas, non faremo beneficenza”. Lo ha garantito il portavoce del Cremlino, Dmitry Pesko secondo la Tass.Peskov non si è sbilanciato sulle contromisure che Mosca potrebbe adottare al diniego occidentale sul pagamento delle forniture in rubli come richiesto dall’amministrazione russa riferendosi a “Paesi ostili” non meglio identificati. “Ma di sicuro non forniremo gas gratuitamente, questo è certo. È quasi impossibile fare beneficenza nella nostra situazione”, ha aggiunto Peskov.
13.20 – Il Cremlino definisce “allarmanti” i commenti di Biden su Putin e spiega che “nei colloqui tra Russia e Ucraina non ci sono finora risultati significativi”. Un incontro Putin-Zelensky, incalza il ministro degli Esteri Lavrov, “per un mero scambio di posizioni sarebbe controproducente ora”. Mosca è interessata a che i colloqui con l’Ucraina producano “risultati tangibili”. Domani alle 9 prenderanno il via i colloqui Russia-Ucraina a Istanbul. Anche la Cina critica le frasi di Biden e chiede la pace.
13.10 – “Non troviamo una motivazione razionale a questa guerra. La pace è sempre doverosa e possibile: proprio per questo stiamo rispondendo con la dovuta solidarietà, con l’accoglienza dei profughi. E con misure economiche che indeboliscono chi vuole imporre con la violenza delle armi una guerra che, se non trovasse ostacoli, non si fermerebbe. Occorre fermarla ora, subito. Servono dialogo e trattative per chiudere la guerra immediatamente”, dice il Capo dello Stato Sergio Mattarella
13.00 – Ucraini gambizzano russi disarmati: scatta inchiesta VIDEO CHOC
12.30 – Nessun corridoio umanitario oggi in Ucraina per motivi di pubblica sicurezza, spiega la vice prima ministra Iryna Vereshcuk su Telegram perché “la nostra intelligence riporta possibili provocazioni da parte degli occupanti sulle rotte dei corridoi umanitari”.
11.55 – “Il nostro presidente ha lanciato l’iniziativa U24, United for peace, per creare un gruppo di Paesi capace di dare una risposta entro 24 ore in caso di aggressione. Secondo il nostro presidente, di questo gruppo dovrebbero far parte i membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu, più la Germania, il Canada, la Turchia e anche l’Italia. Sono contento di vedere l’Italia in questo elenco”. Lo ha detto l’ambasciatore ucraino a Roma, Yaroslav Melnyk, nel corso del convegno ‘L’aggressione militare russa in Ucraina: quale futuro per la nostra libertà‘, organizzato dalla Fondazione Einaudi.
10.40 – L’amministratore delegato di Eni Descalzi annuncia: “Non pagheremo il gas russo in rubli.
9.35 – La Germania valuta l’acquisto di un sistema antimissile per proteggersi da un potenziale attacco russo, afferma Olaf Scholz. Per il cancelliere tedesco la caduta di Putin “non è l’obiettivo della Nato e neppure del presidente americano”.
9.20 – La Repubblica Ceca congela beni per milioni di euro appartenenti ai magnati russi colpiti dalle sanzioni Ue. Lo annuncia il primo ministro Petr Fiala, citato dai media internazionali. Fiala dice che il governo deve prendersi cura ora dei cittadini cechi che lavorano nelle aziende locali di proprietà degli oligarchi sanzionati, ma esclude l’idea di nazionalizzarle. Praga è l’ultima capitale europea ad annunciare di aver congelato i beni degli oligarchi russi a seguito delle sanzioni imposte dall’Ue contro Mosca per la guerra in Ucraina.
9.00 – Le truppe russe hanno attaccato stamattina la città di Rubizhne, nella regione di Lugansk, nell’est dell’Ucraina. Ci sono almeno un morto e un ferito. Lo annuncia il capo dell’amministrazione militare regionale di Luhansk, Serhiy Haidai su Telegram. “Bombardamento mattutino a Rubizhne: abbiamo morti e feriti”, si legge nel post, riportato da Ukrinform. “Danneggiata una casa – aggiunge -, ritrovato il corpo di una vittima, il ferito è stato portato in ospedale in ambulanza. Il numero delle vittime è ancora in fase di definizione”.
8.30 – In un nuovo videomessaggio pubblicato sui social media, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che l’Ucraina sta cercando la pace “senza alcun indugio” e si dice pronto ad accettare lo status di neutralità. Aggiungendo che l’obiettivo “ovvio” di Kiev è il ripristino di una vita normale per il Paese. Il prossimo round di colloqui tra Ucraina e Russia si svolgerà domani e dopodomani in Turchia.