La Cisal incontra la giunta: "Bisogna salvare la città"

La Cisal incontra la giunta: “Bisogna salvare la città”

Commenti

    Un articolo anomalo a seguito di un incontro strano tra sindaco e sindacato.
    Basta leggere l’appello del sindacato “Facciamo appello al senso di responsabilità dell’amministrazione e delle forze politiche di maggioranza e opposizione: i palermitani hanno bisogno di risposte, bisogna mettere da parte i tatticismi e salvare la città; le forze sindacali sono pronte a fare la propria parte e a offrire il proprio contributo di idee e proposte”.
    Volendo capirci qualcosa ad ogni costo dando un senso compiuto alle dichiarazioni, per il sindacato per risolvere il problema nella Città di Palermo e dei palermitani bisogna – valorizzare il personale (Comune) attraverso il completamento delle stabilizzazioni e lo sviluppo delle carriere, riavviare le opere pubbliche (quali opere?) , intervenire con l’attivazione di un tavolo specifico sulle partecipate sbloccando la mobilità orizzontale da Reset verso Rap e Amat, potenziare i servizi sociali, digitalizzare gli uffici per rendere gli iter burocratici più veloci ed efficienti.
    Scusate, ma per dimostrare l’attenzione sui dipendenti pubblici che bene o male sono garantiti, era il caso mensionare il bene dei palermitani e la città di Palermo?

    Morirà la città : Ma moriranno pure tutti i parassiti che occupanio una poltrona e che pensano di essere immortali.

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Cateno De Luca è all'ennesima giravolta. Per un anno ha puntato su Schifani, rivedendo radicalmente i suoi giudizi sul presidente e la coalizione che lo sostiene (internet da questo punto di vista è micidiale, perchè è tutto lì) e poi, avendo in precedenza taciuto su quella relativa a Galvagno e ad Amata, dopo la vicenda Cuffaro ha dovuto prendere atto del grave errore strategico commesso e, incalzato da La Vardera, ha provato a caratterizzarsi nuovamente come opposizione. Nel frattempo ha creato un nuovo Movimento e ha perso metà del consenso che riscosse alle passate elezioni. Il che rappresenta la pietra tombale sul sogno di diventare un giorno il "sindaco di Sicilia". Certo, nessuno gli toglierà la poltrona da deputato all'Ars, perchè da quel punto di vista ha ancora i voti per coglierla, ma il resto è stato ormai archiviato dai troppi errori commessi (vedasi pure elezioni a Monza-Brianza ed europee) e dall'incapacità di lavorare per il lungo periodo mettendo da parte nel breve l'ego smisurato che lo caratterizza dal punto di vista politico.

La ruota ? Distrazione di massa, Illusione per nascondere. Mangia, ubbricati e non ci pensare. C' è l'eco di botti ma erano spari. La ruota gira, resisti o scappa. Palermo da bere. Se ti piace è cosi, altrimenti vattene.

Riflessioni sagge, condivisibili che producono l'amarezza per una realtà complessa da sdradicare, ramificata, le cui responsabilità appartengono all'intero popolo siciliano. La puntata di Report sulla crisi idrica ad Agrigento e la sanità siciliana mi ha fatto rabbrividire. Quando arriverà un Natale di rinnovamento autentico per noi siciliani?

Puntiamo i nostri strali contro noi stessi perché proprio noi nell'ultima tornata abbiamo “portato” l'attuale maggioranza di centrodestra al governo di Sicilia. Però Totò Cuffaro chi lo ha eletto? Ma lasciamo perdere, qualche amico... (di Beccaria) potrebbe prenderla male. Pensiamo ad un altro, allora, a quel Lombardo che mentre convintamente sostiene che il governo regionale deve andare avanti, al momento di votare la finanziaria i suoi si sono dileguati. Sì, il deputato Mpa Giuseppe Lombardo era assente al momento del voto perché in bagno, e gli altri? Questa la possibile risposta: da Catania, a un certo momento di quella notte, don Raffàe' avrebbe ordinato ai suoi: caquer. Tanto è bastato.

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