Sicilia, feste e covid: le ordinanze di Musumeci restano incompiute -

Sicilia, feste e covid: le ordinanze di Musumeci restano incompiute

Feste "senza mascherina", discoteche abusive, assembramenti ovunque e due ordinanze in 9 giorni

PALERMO – La Sicilia è all’avanguardia nelle ordinanze, il presidente della Regione Nello Musumeci ha sfidato anche i limiti imposti dal garante della Privacy, si è attirato simpatie e antipatie. Dal green pass alle feste, dai falò agli assembramenti e adesso ci sono – sulla carta – due Comuni in “zona arancione” e ben 55 in quasi “zona gialla”. “Obbligo di mascherine per tutti all’aperto”, “niente assembramenti”, bisogna andare alle feste private “con il tampone eseguito”. Ma resta un problema sostanziale: chi farà rispettare queste regole? La colpa non è di Musumeci: i siciliani peccano spesso di irresponsabilità.

Due ordinanze in nove giorni

La prima ordinanza è stata emanata, d’urgenza, sotto Ferragosto. Per evitare assembramenti durante le notti del 13, 14, 15 e 16 agosto, ma soprattutto per fermare i contagi fino a tutto il mese di agosto.

L’ordinanza prevedeva “fino al 31 agosto”, un piano contro i non vaccinati in tutti i Comuni; obbligo di mascherina all’aperto “per ogni cittadino al di sopra dei 12 anni”; il divieto di accesso – poi sospeso per motivi di privacy – negli uffici pubblici per chi fosse sprovvisto di green pass.

E ancora, per compleanni, matrimoni, lauree e similari, “obbligo del monitoraggio con tampone per tutti i partecipanti nelle 48 ore antecedenti l’evento”.

La farsa di Ferragosto

L’ordinanza prevedeva divieti di assembramento per Ferragosto, “obbligo di utilizzo della mascherina nei luoghi turistici particolarmente frequentati e ogni altra misura utile a prevenire la diffusione del virus”. Si tratta di comportamenti totalmente disattesi da Palermo a Catania, per non parlare di Taormina e Giardini Naxos dove i lidi sono stati trasformati in discoteche abusive (FOTO), le spiagge in campeggi abusivi. Per non parlare delle feste a ogni ora, fino all’organizzazione di un folle party “tutti senza mascherina” con pioggia di schiuma. (LINK).

Restrizioni in 55 Comuni

Nuova ordinanza il 22 agosto. Il presidente Musumeci ha istituito, di fatto, la zona gialla in 55 Comuni (ELENCO), un provvedimento politicamente coraggioso. “Avevo annunciato – ha detto Musumeci – un provvedimento regionale che cercasse di mantenere il giusto equilibrio tra gli obiettivi di tutela della salute pubblica e il diritto delle attività economiche a operare in sicurezza. Con questa ordinanza mettiamo in campo uno strumento in più con uomini e mezzi a disposizione di un numero importante di Comuni, coinvolgendo i sindaci anche nel loro ruolo di autorità sanitarie locali”.

Normale folla in attesa dei traghetti nel trapanese

Le misure

“Obbligo di mascherine per tutti all’aperto”, “niente assembramenti”, bisogna andare alle feste private “con il tampone eseguito”. Si tratta di misure simili a quelle contenute nell’ordinanza già in vigore in Sicilia. Resta aperto solo un quesito? Chi le farà rispettare? I ristoratori controlleranno i tamponi prima delle feste private? E chi controllerà le feste private in casa? Le forze dell’ordine si confrontano con l’annosa carenza d’organico. Serve un ulteriore passo avanti, l’impegno dei sindaci e di ciascun cittadino, per evitare che le ordinanze restino lettera morta. Nel frattempo, continuate a inviare le vostre segnalazioni a redazione@livesicilia.it

Erice di sera

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