Palermo dimentica Brancaccio: a rischio fondi per 3 milioni - Live Sicilia

Palermo dimentica Brancaccio: a rischio fondi per 3 milioni

Il Comune ha dimenticato un progetto e rischia di perdere i fondi. Il sindaco Lagalla cerca una mediazione con Roma

PALERMO – Il Comune di Palermo dimentica di inserire la nuova costruzione di un asilo nido tra le opere pubbliche e perde il finanziamento di tre milioni di euro, che dovrà restituire entro il 31 dicembre prossimo.

Una somma che era stata destinata dal primo Governo Conte proprio per realizzare il primo asilo nido a Brancaccio, il quartiere nella periferia della città dove ha visto impegnato il beato Padre Pino Puglisi e purtroppo anche il suo assassino per mano mafiosa.

Nel 2019 il Centro di Accoglienza Padre Nostro, grazie alla tenacia del suo presidente Maurizio Artale, riesce a coinvolgere importanti istituzioni per una raccolta fondi per pagare la progettazione di un nuovo asilo, un vero fiore all’occhiello, sia di tecnologia che di materiali impiegati.

Un giardino sul tetto, pannelli solari e fotovoltaici con impianti di riscaldamento sostenibile, parti strutturali in legno e materiali coibentanti per ottimizzare il risparmio energetico, fino ad arrivare ad una grande mensa di ultima generazione, per preparare le pietanze a tutti i bambini.

“Non sappiamo – dichiara Artale – perché il Comune non ha inserito l’asilo nido nel piano delle opere pubbliche del 2022 malgrado noi siamo riusciti ad identificare un terreno abbandonato, del Comune che non conosceva; abbiamo regalato un progetto da centocinquantamila euro, immediatamente cantierabile ed inoltre siamo andati a Roma, dove siamo riusciti ad ottenere dal Ministero questa somma di 3 milioni di euro che come i trenta milioni, il Comune non sarà in grado di utilizzare. Lasciando così i bambini di Brancaccio senza il tanto atteso nuovo asilo. Questo è un’offesa ulteriore, alla memoria del beato Giuseppe Puglisi. La prima cosa che lui notò arrivando a Brancaccio, era il fatto che mancasse una scuola e ancora oggi manca un asilo nido, dopo 29 anni dal martirio. Il Comune di Palermo perde una grande occasione per fare vedere al resto d’Italia che anche a Brancaccio si può avere la normalità di una vita quotidiana.”

Dal Comune ci fanno sapere: “Sulla questione dell’asilo di Brancaccio già nei giorni scorsi il sindaco Roberto Lagalla si è confrontato con gli uffici del Comune. L’obiettivo del primo cittadino e dell’amministrazione è quello di trovare una strada col governo di Roma per salvare il progetto e trovare soluzione per salvare il finanziamento e rimediare a un ritardo ingiustificabile da parte della precedente amministrazione.”


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