Palermo, dopo la rapina: "La polizia si è portata a tuo fratello"

Palermo, la rapina: “La polizia si è portata a tuo fratello” VIDEO

Immagini, testimoni e intercettazioni svelano l'assalto al carico di sigarette

PALERMO – Immagini, testimonianze e intercettazioni. Così gli agenti della squadra mobile hanno identificato Francesco Mistretta e Alessandro Tutone, arrestati su ordine del gip Nicola Aiello per l’assalto ad un furgone carico di sigarette avvenuto in via Rocco Jemma, lo scorso giugno.

Sarebbero stati loro a minacciare con la pistola e immobilizzare i due uomini che trasportavano il carico, e a razziare sigarette per un valore di 10 mila euro.

Mistretta era stato notato nei pressi di un’autocarrozzeria non lontano dal luogo del colpo. Vi erano state nascoste alcune scatole di “bionde”. Dalle immagini estrapolate dalle telecamere di sicurezza è emersa piena compatibilità fra l’abbigliamento di Mistretta e quello indossato dall’autore della rapina: guanti, cappellino da baseball e occhiali da sole. Infine dai tabulati si è scoperto che il telefonino di Mistretta ha agganciato la cella in concomitanza del luogo dell’assalto.

Più complesse le indagini della Procura che hanno portato all’identificazione di Tutone. Si è partiti da un’altra tentata rapina commessa il 12 agosto scorso in via dei Cantieri. Ancora una volta nel mirino era finito un carico di sigarette.

L’autista chiamò il 112, segnalando che due persone lo seguivano a bordo di una bicicletta elettrica. Uno dei due indossava una maglia di colore rosso, bermuda blu, maglietta bianca e scarpe da tennis. I poliziotti, intervenuti sul posto, si accorsero della presenza in zona di Tulone. Aveva degli occhiali da sole uguali a quelli indossati da uno dei rapinatori di giugno.

Infine la madre e la sorella di Tulone sono state intercettate mentre commentavano la perquisizione eseguita a casa dell’arrestato: “La polizia è venuta… si è portata a tuo fratello… non mi fare parlare per telefono… è vero che questa scheda la devo buttare… il fatto diciamo di là, di qua della via Oreto”. Secondo la Procura, la madre stava parlando della rapina di via Rocco Jemma.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI