Palermo, Brancaccio, a 7 giorni dalla pulizia è tutto come prima FOTO - Live Sicilia

Brancaccio, a 7 giorni dalla pulizia è tutto come prima FOTO

Divani per strada, sanitari e immondizia, il viaggio nel quartiere dove l'immondizia è tornata a regnare per le strade

PALERMO – A distanza di una settimana dalla grossa pulizia che ha visto impegnati diversi operai della Rap e della Reset, nel quartiere di Brancaccio – da settembre nel mirino del piano di pulizia straordinaria – ritorna l’immondezzaio a cielo aperto. A nulla sono serviti i cartelli di “divieto” o gli avvisi di “area video registrata”. Il palermitano non ne viene affatto scoraggiato. E così i rifiuti sono di nuovo per strada. C’è di tutto: divani, sedie, frigoriferi, sanitari, mobili in mille pezzi, ma anche passeggini, pezzi di ferro e di tettoie.

“Non ho parole” commenta un commerciante del luogo. “Ci lamentiamo sempre dando la colpa al Comune e quando poi, finalmente puliscono, il miracolo dura solo qualche giorno. Alle volte anche solo qualche ora”. 

“È una vergogna – sbraita invece una passante – a Palermo, la raccolta differenziata non funziona. Sarebbe meglio tornare ai vecchi cassonetti”.

Rap pronta a tornare ad intervenire

La Rap comunque è stata nuovamente allertata. Dall’ufficio stampa fanno sapere che ritorneranno sul posto e rassicurano che intanto il piano straordinario va avanti. In questi giorni sono infatti impegnati nella pulizia dei quartieri di Falso Miele e di Bonagia. Il problema è che però il loro lavoro, seppure incessante, viene immediatamente vanificato. Queste zone sono costantemente assediate da ingombranti. Vengono pulite, più e più volte, ma il risultato è sempre lo stesso.

E non sono gli unici rioni di Palermo a rischio. Per esempio ai Cappuccini, in via Bertolino e in via A. Verdinois, la Rap ha da poco rimosso numerosi ingombranti. Si spera che stavolta resistano puliti qualche giorno in più e che vengano individuati e multati gli eventuali trasgressori.

I dati

È una sconfortante realtà quella del capoluogo, infatti, con dati raccapriccianti. Si pensi che nel 2021, la raccolta differenziata non ha superato neanche il 14% (dati ufficiali del Comune trasmessi dalla Rap, presi dal Modello Unico di Dichiarazione ambientale). Ciò significa che su circa 360.000 tonnellate totali di rifiuti prodotti dai palermitani se ne sono riuscite a differenziare solo 50.000. 

La proposta di Randazzo

“Un dato insufficiente” scrive sui social il consigliere Antonino Randazzo. “Un risultato poco lusinghiero che conferma tutti i problemi della città di Palermo nella gestione di un ciclo virtuoso dei rifiuti urbani e che probabilmente sarà simile anche per il 2022, considerato che non si è proceduto ad estendere il porta a porta in altre zone della città”.

“Serve un cambio di passo”, secondo il consigliere, che si articola in 3 punti: “un Ccr per quartiere con l’attivazione di un sistema di sconti sulla Tari per i cittadini virtuosi, l’eliminazione totale di tutti i cassonetti cittadini in cambio di un sistema di raccolta domiciliare in tutto il territorio e più assunzioni, cioè lo sblocco dei concorsi Rap”.

Incendi tra i rifiuti

Intanto la situazione nel quartiere è quella che si vede in foto. Ammassi di rifiuti di tutti i generi a distanza di pochi metri l’uno dall’altro. A pochi passi dalle scuole del quartiere si eleva anche una colonna di fumo. Dei canneti, all’incrocio tra via Laudicina e via Di Vittorio, sono in fiamme. Sul posto, sono intervenuti in tutta fretta i vigili del fuoco. L’incendio è stato domato. il difficile sarà eliminare l’odore acre di plastica bruciata e della tanta immondizia. 


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