Schifani a Catania per Trantino: "Vittoria al primo turno" - Live Sicilia

Schifani a Catania per Trantino: “Vittoria al primo turno”

Sul "ddl province" risponde per le rime ad Assenza
LA KERMESSE
di
5 min di lettura

CATANIA – Le note di “Azzurra Libertà”, storico inno berlusconiano, aprono la Kermesse catanese di Forza Italia. Il gotha del partito rossazzurro accoglie il presidente Renato Schifani, il coordinatore regionale Marcello Caruso (assessore designato nella città etnea) e il candidato a sindaco di Catania, Enrico Trantino.  

Schifani risponde ad Assenza sul ddl province

A margine dell’iniziativa il presidente della Regione si concede qualche minuto per rispondere alle domande dei cronisti su alcune vicende di stretta attualità. In primis, le perplessità palesate dal capogruppo di Fratelli d’Italia sulla possibilità che Roma impugni il ddl che reintroduce le province (priorità alla quale sta lavorando il governo Schifani. “Mi spiace che il presidente Assenza, persona che stimo, non ha avuto modo di parlare con gli assessori del suo partito che erano presenti quando il Ministro Calderoli ha incontrato la nostra giunta e alla mia domanda il Ministro ha affermato che il governo anche se non avesse ancora legiferato sull’elezione diretta non avrebbe impugnato la nostra legge perché non solo non vi configurava illegittimità costituzionali ma anche perché a breve avrebbe depositato un disegno di legge analogo (cosa che puntualmente è avvenuta). Dunque nessun lavoro inutile: una riforma voluta e attesa da tutto il territorio siciliano e credo da tutti i partiti”, spiega Schifani ai microfoni di Live Sicilia. 

“A Comiso abbiamo fatto un miracolo”

Poi fa il punto sull’aeroporto di Comiso. “Siamo riusciti a fare un miracolo, nel quale nemmeno io credevo, a supplire in 48 ore al deficit determinato dall’abbandono imprevisto e ingiusto di Ryanair di quella base aeroportuale sulla quale il governo sta lavorando alacremente per trasformarla anche in aeroporto cargo. Comiso deve diventare anche uno scalo merci”, argomenta a Live Sicilia. “Ripeto, abbiamo recuperato tre tratte importanti: Roma, Milano e Bologna. Un miracolo, devo ringraziare anche AeroItalia per l’immediata risposta data al governo. Entro settembre probabilmente vi sarà anche un collegamento da Comiso per Pisa”, aggiunge Schifani. “Come vedete le risposte le stiamo dando, sono stanco delle polemiche a me interessa lavorare per i siciliani soprattutto quelli di quella zona che va tutelata. Aggiungo che siamo pronti ad andare a Comiso per informare la cittadinanza su ciò che stiamo facendo per la crescita dell’aeroporto”, dice. 

Falcone, D’Agostino e Caruso suonano la carica

Nel frattempo la sala dell’Hotel Nettuno si riempie. In sala ci sono i candidati azzurri al consiglio comunale, l’ex eurodeputato Giovanni La Via, Il coordinatore regionale dei giovani azzurri Antonio Montemagno, Laura Iraci (chiamata a intervenire dal palco a nome di tutti gli azzurri in lista), il primo dei non eletti alle regionali Salvo Tomarchio e una new entry molto attesa: Giancarlo Cancelleri seduto in prima fila con un sorriso smagliante. 

Apre le danze l’assessore regionale Falcone (coordinatore provinciale del partito etneo) che rompe il ghiaccio con una previsione. “Trantino il 29 maggio sarà il sindaco di Catania”. 
“La nostra lista è competitiva e ben rappresentativa della città, tanti giovani e giovanissimi e più della metà donne. Costruiamo un partito plurale, basato su valori e contenuti, che sarà un alleato fidato per Trantino e un pilastro per l’azione di rilancio per Catania”, spiega Falcone che lancia il guanto di sfida. L’obiettivo dichiarato è un risultato a due cifre. Gli fa eco il deputato regionale Nicola d’Agostino. “Sicuramente in Sicilia fi sta per vivere una stagione di crescita. Corriamo per avere un risultato molto importante e tu, Enrico sarai sicuramente sindaco”. Il coordinatore regionale e assessore designato Marcello Caruso suona la carica citando il maestro Franco Battiato. “Questa città è per Forza Italia, usando le parole di un vostro comprovinciale, un centro di gravità permanente”, dice.  E rivendica il ruolo di baricentro del centrodestra ricordando che gli azzurri “sono la forza preponderante del centrodestra”. 

Trantino: “Chiudiamo la campagna con Meloni, Salvini e Tajani””

Poi tocca al candidato, Enrico Trantino, prendere la parola. L’avvocato penalista di fede meloniana parte chiedendo ai cittadini di collaborare. “Parlare sempre di primati negativi di Catania fa passare in secondo piano quelli positivi: siamo la quarta città d’Italia per competenza digitale e l’attrattività per imprenditori nazionali e internazionali”, esordisce Trantino che la butta sulla mentalità dei catanesi. “Stiamo sempre a farci del male”, dice. Poi annuncia che la chiusura della campagna elettorale si terrà il 26 di maggio alla presenza di  Tajani Salvini e Meloni. “Non sono soltanto tre leader ma esponenti di spicco del governo, questo dimostra che c’è un’attenzione straordinaria da parte dell’esecutivo su Catania non solo perché è la nona città d’Italia ma perché è piena di potenzialità”, argomenta. Poi si rivolge a Schifani e chiede la collaborazione del governo regionale su due temi: il termovalorizzatore e l’individuazione altre aree ex Asi per aumentare il numero delle Zes. 

Schifani: “Vittoria al primo turno con il 60%”

Il presidente Schifani chiude la kermesse con un lungo intervento che si apre con una previsione. “Vinceremo al primo turno con il 60% e Forza Italia sarà determinante”, spiega. “Il centrodestra ha dimostrato di sapere fare squadra”, dice rivolgendosi a Trantino assicurando che gli azzurri saranno leali. “Ti proporremo una rosa di nomi e sarai tu a scegliere gli assessori come è giusto che sia, noi ti sosterremo con la stessa lealtà con la quale gli alleati mi sostengono a Palermo”, assicura il presidente. Dalla nomina del commissario per velocizzare i lavori sulla A19 ai termovalorizzatori, il presidente fa il punto sullo stato dell’arte dei principali provvedimenti in cantiere. Poi una strigliata a qualche dirigente abituato a dire “sì, ma”. “Sono stanco di questi dirigenti preferisco quelli che dicono sì, operiamo subito”, ruggisce. E assicura che “grazia al lavoro comune con Falcone quest’anno approveremo la Finanziaria entro il 31 dicembre”, dice blindando nei fatti l’assessore all’economia e spazzando via le polemiche sul rimpasto. Schifani rivendica l’attenzione nei confronti dei sindaci e lancia una bordata al presidente dell’Anci. “Ogni uscita del presidente dell’Anci, Amenta del Pd è un sistematico attacco al centrodestra, non ci stiamo noi siamo vicini ai sindaci sui territori”, continua. Poi si rivolge a Cancelleri. “Sei in un partito libero che crede nella libertà d’espressione, di movimento e di religione. Berlusconi ha insegnato tanto a tanti anche a me l’arte del confronto e della mediazione, l’arte di assumersi le proprie responsabilità”, conclude Schifani.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI