CATANIA – “Voglio chiarire subito una cosa: non c’è alcun buco di bilancio”. Lo ha detto il Governatore siciliano Renato Schifani parlando dal palco della Feste Tricolore di Fratelli d’Italia a Catania all’indomani della mancata parifica della Corte dei conti. Il presidente, accolto con affetto dai patrioti siculi e dal padrone di casa Salvo Pogliese, mette i puntini sulle i e non lesina qualche stoccata a chi nella maggioranza di governo starebbe soltanto a parole. “Noi abbiamo ereditato un buco del Governo Crocetta, vorrei che questo fosse chiaro”.
“Questa notte ho dormito solo tre ore, per la rabbia interiore – dice – Perché ho letto i titoli dei giornali che parlavano di buco di 866 milioni, chi diceva due miliari, chi 500 milioni, ognuno dava numeri. Ci rendiamo conto come quello accaduto ieri andava chiarito non c’è nessun buco lo voglio ribadire”, dice dal palco tricolore. Schifani sottolinea lo scontro tra poteri dello Stato in atto nella misura in cui il decreto che autorizzava la rateizzazione in dieci anni riporta la firma di Sergio Mattarella e Mario Draghi. “C’è un conflitto tra poteri e questo è palese perché quando la Corte dei Conti ha dichiarato l’ordinanza che stava leggendo sarebbe stata notificata al Mef, quindi al governo che è la controparte sennò non l’avrebbe mica notificata al Mef”, dice. Il governo è già al lavoro, ma anche su questo Schifani precisa che non ci sarà nessuna “Norma Salva Sicilia” semmai “un emendamento che cristallizzi la verità normativa del diritto di spalmare il disavanzo”. Su questo punto è già stata imbastita una interlocuzione con Roma. Non manca il passaggio sulle critiche ricevute dal fuoco amico miccicheiano. Il coordinatore azzurro vene appellato come “un parlamentare del mio partito”.
“Sarei un capocorrente? Semmai sono stato capogruppo del mio partito al Senato per sette anni anche per l’equilibrio che Berlusconi mi ha sempre riconosciuto”, dice Schifani che a più riprese smentisce le voci che lo vorrebbero ormai lontano dal cuore del Cav (“ ci sentiamo spessissimo”). Il presidente bolla come iniziative autonome quelle dei ribelli azzurri, il problema nel partito esiste ricorda a tutti che nonostante l’amarezza “terrà la barra dritta”. “Il nostro popolo non ama le divisioni: vado avanti con responsabilità: non sarò certo io ad alzare i toni”. La platea tricolore si scalda e a più riprese applaude a Schifani. La standing ovation arriva quando Schifani cita Ignazio La Russa. “Se non esistesse bisognerebbe inventarlo”.
Se quel che dice Messina è vero e le date sembrerebbero confermare, l’unico colpevole dovrebbe essere Schifani.
Di fatto fratelli d’Italia in Sicilia non ha classe dirigente. I vari cannella varchi non vengono neanche calcolati da Roma e questo è evidente
Manca la Politica
no, purtroppo cenè tanta
Schifani ha sbagliato quando ha ceduto alle pressioni romane, ora difficile fare il supereroe
Se ci fermiamo un attimo a vedere chi sono i deputati di fdl eletti possiamo constatare che si tratta, per la stragrande maggioranza, di gente proveniente da altri schieramenti che ha usato la Meloni come autobus con il solo scopo di sedersi “alla regione” . Non deve stupire se adesso si sentano invincibili e intoccabili, hanno i numeri dalla loro e questo status li porta inevitabilmente a considerare l’istituzione cosa loro. Dunque tiriamo dentro tutti in modo da non buttare fuori nessuno. Così si stanno mettendo le cose. Come disse il sommo… «Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!».
la colpa tua, no e tua. pubblicate tutti i documenti compreso le date di notifica e gli scontrini del caffè cosi la gente si rende conto chi è che mente . Politica vecchia di basso livello ed affarista di tutti i partiti compresi quelli di opposizione.
La Meloni è brava e fratelli d’Italia cresce per lei, ma è circondata da nani arroganti
Tutta la mia solidarietà a Renato Schifani ricordando nel contempo ai tanti che si stanno divertendo in queste ore a sparare a zero sia sul Governo regionale che su quello nazionale che in una normale democrazia governa chi prende più voti. Pertanto le opposizioni politiche dovranno mettersi il cuore in pace e rassegnarsi almeno fino alle prossime elezioni ma se nel frattempo dovessero venire alla luce fatti di rilevanza penale sarà in questo caso unicamente la Magistratura a dovere intervenire. Con i commenti contrari e le accuse da bar non si fanno processi nè tantomeno si incrementa un sereno dibattito politico altrimenti si finisce di creare climi da guerra civile.
Sicché non dovremmo commentare ne giudixare l’azione politica scriteriata che si è attrezzata per buttare 6 milioni di euro in 2 anni?
Solo perché hanno vinto le elezioni?
Se fosse così saremmo in dittatura.
Per fortuna se in mala fede si nuttano soldi….c’è la strada di casa, a casa….dimissioni.