Asp Trapani, Schifani: "Il piano contro i ritardi? Bisognava attuarlo prima"

Asp Trapani, Schifani: “Il piano contro i ritardi? Bisognava attuarlo prima”

Il governatore gelido sul programma del dg Croce svelato da LiveSicilia VIDEO

CATANIA – “Forse se i sette punti si fossero messi in atto prima non staremmo qui a disquisire di questo tristissimo episodio che sta toccando le coscienze non soltanto dei siciliani, ma di tutti gli italiani”. Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha risposto così ai cronisti che, a Catania, gli chiedevano un commento sul “piano operativo” in sette punti che il dg dell’Asp di Trapani, Ferdinando Croce, ha messo a punto per scongiurare il verificarsi di nuovi ritardi nell’esame e nella refertazione dei campioni istologici.

Il piano,svelato da LiveSicilia, prevede la necessità di colmare il gap di medici per l’Anatomia patologica. In programma anche una indagine di mercato che dovrà portare l’Asp a firmare un accordo da duemila referti al mese per due anni. Croce, inoltre, ha appena affidato ad un network nazionale di laboratori il servizio di refertazione degli esami istologici con un budget annuo da 140mila euro.

Il “programma operativo” messo nero su bianco negli uffici dell’Asp di Trapani comprende anche la digitalizzazione del sistema di gestione dei processi diagnostici di Anatomia patologica e l’avvio del servizio di refertazione online dei vetrini. Mosse che, tuttavia, non sembrano avere convinto Schifani. Il governatore, intanto, attende ancora sul suo tavolo la relazione degli ispettori inviati dall’assessorato alla Salute a Trapani. “Il presidente non ha ancora letto i risultati dell’indagine”, precisano in maniera secca da Palazzo d’Orleans.

Schifani, intanto, si è scusato ancora una volta con “quelle persone che in questi momenti stanno ricevendo i risultati positivi, purtroppo, sulle loro patologie”. E ancora: “Non ho responsabilità diretta sulla questione, ma in politica chi sta al vertice deve assumersi responsabilità che non sono sue, facendo propri anche gli errori altrui. Errori commessi, per i quali saremo estremamente rigorosi”.

Confermate, infine, le indiscrezioni sul numero di tumori scoperti tra i 3.300 esami rimasti in giacenza e processati da altre aziende sanitarie e ospedaliere della Sicilia: “La percentuale di referti positivi è del 5%, quindi sono circa 160-170 i casi – ha concluso Schifani -. Si stanno raggiungendo in queste ore le famiglie per informarle, in maniera tale che si accelerino i processi di terapia”.

Di Paola: “Croce si dimetta”

Dal Movimento cinque stelle, intanto, si continuano a chiedere le dimissioni di Croce, “dopo la palese inefficienza manageriale – dice il coordinatore regionale M5s Nuccio Di Paola – palesata anche dalle cronache in queste settimane”.

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