CATANIA -Il 27 gennaio 1945 l’esercito sovietico entrò nel campo di concentramento di Auschwitz, scoprendone e rivelandone al mondo l’orrore. Il “Giorno della Memoria”, istituito in Italia con la legge 211 del 20 luglio 2000, ricorda quel giorno e la Shoah, lo sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani deportati nei campi di concentramento, la prigionia, la morte e coloro che si sono opposti al progetto di sterminio e, a rischio della propria vita, hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. Il giorno della memoria nasce per “conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico e oscuro periodo della storia nel nostro paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere”. Tante le iniziative in provincia.
A Catania il sindaco Enzo Bianco ha partecipato ad una cerimonia al liceo Mario Cutelli in ricordo di Carmelo Salanitro, deportato e assassinato nel 1945. “La giornata della memoria significa riflettere sui problemi che la nostra società ha avuto e ricordare le grandi personalità, anche della quotidianità, che con la loro vita esemplare hanno costruito mattonella su mattonella quello che è il paese di oggi”. Lo ha detto il sindaco Enzo Bianco intervenendo alla XVIII Giornata della Memoria organizzata dal liceo Classico Mario Cutelli, guidato dalla dirigente Elisa Colella, nel ricordo dell’ex professore del liceo, Carmelo Salanitro, deportato e assassinato a Mauthausen nel 1945 per i suoi principi di libertà e democrazia. Nel corso della cerimonia, il sindaco Enzo Bianco e la preside Elisa Colella hanno deposto una mattonella commemorativa sul marciapiede davanti all’ingresso della sede di via Firenze, in sintonia con il progetto “Pietre d’inciampo”, dell’artista tedesco Gunter Demnig, che vede Catania prima città in Sicilia ad aderire.
L’idea, già condivisa da centinaia di città europee, è quella di depositare, nel tessuto urbanistico e sociale una memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti e di sollecitare, con l’inciampo, un momento di riflessione. La mattonella è stata deposta in attesa di collocare l’opera originale realizzata dall’artista tedesco. Erano presenti alla cerimonia, con il sindaco Bianco e la preside Colella, l’assessore alla Scuola Maria Ausilia Mastrandrea, il capo di Gabinetto Gian Luca Emmi, una delegazione di studenti del Cutelli, guidata dal professore Salvatore Distefano, che ha reso omaggio a Salanitro con alcune letture e un momento musicale. Virginia Indaco, della classe 3A, ha declamato la lettera che il docente scrisse alla madre nel 1943 dal carcere per spiegare il proprio sacrificio in nome di “un avvenire migliore e più giusto”, Maria Carla Merlo della 3E ha letto “Se questo è un uomo” di Primo Levi, il coro del liceo ha intonato il canto di tradizione ebraica Shalom Aleikhem. A documentare il tutto, i ragazzi della neonata Radio Cutelli Simone Lemmo, Claudio Grillo e Sofia Pappalardo. La preside Colella, dopo aver letto una testimonianza della nuora del prof. Salanitro, Maria Salanitro Scavuzzo, impossibilitata a partecipare, ha sottolineato ”di aver voluto una giornata della memoria che fosse non celebrativa ma un momento di conoscenza storica e riflessione nel ricordo doveroso delle vittime, e in particolare del sacrificio del prof. Carmelo Salanitro, docente del liceo Cutelli, fulgido esempio di intellettuale che nel 1940 per la sua attività pacifista e di difesa della democrazia e della libertà di pensiero, si schierò contro la guerra e per questo motivo fu denunciato, arrestato, processato e poi inviato a morire nel campo di sterminio di Mauthausen”.
“Ringrazio gli studenti di questa meravigliosa scuola – ha detto al termine dell’incontro Bianco -per aver voluto ricordare un grande protagonista della vita della città in un modo così semplice ma anche così intenso”. Il testo dell’incisione della mattonella recita: “Qui ha insegnato Carmelo Salanitro (1894-1945) assassinato a Mauthausen guida per la Libertà e la Democrazia”.
Ad Acireale bandiere a mezz’asta al Palazzo di Città, che partecipa al Giorno della memoria. Il 27 gennaio 1945 l’esercito sovietico entrò nel campo di concentramento di Auschwitz, scoprendone e rivelandone al mondo l’orrore. Il sindaco Roberto Barbagallo e l’assessore alla Pubblica Istruzione Adele D’Anna invitano i cittadini, gli studenti, le associazioni, la comunità a riflettere insieme. «Il Giorno della Memoria è un’occasione per ricordare quanto accaduto in un passato ancora recente e per fare in modo che simili eventi non possano mai più ripetersi. In questa occasione è importante che, soprattutto la scuola, si impegni a raccontare e a stigmatizzare l’orrore dei campi di sterminio e delle leggi razziali, affinché i bambini e i ragazzi di oggi diventino domani cittadini consapevoli e impegnati a combattere ogni violenza, discriminazione e oppressione. Acireale non può dimenticare i suoi concittadini perseguitati, internati e caduti a causa della libertà nella lotta al nazifascismo, una targa con i nomi delle vittime dallo scorso 25 aprile è esposta all’ingresso della Sala consiliare».