Le terribili immagini di decine di cadaveri nelle fosse comuni o sparpagliati per le strade intorno alla capitale ucraina dopo il ritiro russo scioccano il mondo occidentale. Al 40esimo giorno di conflitto e mentre si intensifica l’offensiva russa nel sud del Paese, l’orrore della guerra mostra il suo volto più crudo con il massacro dei civili compiuto a Bucha, da dove emergono centinaia di cadaveri. LEGGI ANCHE: La Russia mobilita altri 60 mila soldati. Kiev: “Genocidio a Bucha”
Kiev: “E’ un genocidio”
Per Kiev è genocidio, mentre Mosca nega, affermando che si tratta di una provocazione degli ucraini per bloccare i negoziati. Secondo la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, secondo quanto riporta il Guardian, i video dei civili morti ripresi a Bucha sono stati “ordinati” dagli Stati Uniti nell’ambito di un complotto per incolpare la Russia. “Chi sono i maestri della provocazione? Naturalmente gli Stati Uniti e la Nato”, ha affermato Zakharova in un’intervista alla tv di Stato. L’immediata protesta dell’Occidente per quelle immagini, secondo la portavoce, indica che i video fanno parte di un piano per infangare la reputazione di Mosca.