"Buoni spesa" agli "smemorati" di Mineo VIDEO - Live Sicilia

“Buoni spesa” agli “smemorati” di Mineo VIDEO

Alcuni degli indagati nelle autocertificazioni hanno "dimenticato" di indicare di essere destinatari di altri sussidi.
LE VERIFICHE DEI CARABINIERI
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CATANIA – Li potremmo definire i “furbetti dei sussidi”. E l’emergenza Covid ne ha fatti scoprire diversi. A Mineo durante la pandemia c’è stato un proliferare di erogazioni di “buoni spesa”. I carabinieri hanno verificato e hanno denunciato 34 persone, 18 uomini e 16 donne di età compresa tra i 28 e i 61 anni. Tra questi una 45enne che ha ottenuto buoni spesa per 210 euro e avrebbe “dimenticato” di dichiarare i 700 euro del cosiddetto reddito di emergenza. E c’è anche un 27enne che ha omesso di essere destinatario di reddito di cittadinanza (per una somma di 960 euro). E non solo, nell’autocertificazione, non ha indicato i redditi di emergenza ricevuti dalla compagna tra assegno nucleo familiare e di maternità erogati dai comuni (il totale era quasi di 2900 euro). Insomma quei 560 euro per i carabinieri non avrebbe avuto il diritto a riceverli. In totale gli indagati avrebbero percepito – nel periodo tra luglio e settembre 2020- 11 mila euro: che rappresenta il 34% di quanto la Regione Siciliana aveva stanziato al comune di Mineo. E cioè 32.004 euro. L’accusa è di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falsità ideologica commessa dal privato. 


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