CATANIA – E’ finito agli arresti domiciliari il 62enne Paolo Pistone con l’accusa di bancarotta fraudolenta patrimoniale. L’ordinanza è stata firmata dal Giudice per le indagini preliminari presso il locale Tribunale: le indagini sono state condotte dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale.
Le indagini
Le investigazioni, svolte dalle unità specializzate del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Catania, hanno riguardato la società “PAS S.r.l.”, avente ad oggetto la produzione e commercializzazione di prodotti da forno e dolci con il marchio “I dolci di nonna Vincenza”, dichiarata fallita dal Tribunale etneo nell’aprile 2022.
Sarebbero stati acquisiti elementi circa il fatto che Paolo Pistone, in qualità di amministratore unico della “PAS S.r.l.”, avrebbe cagionato il dissesto della società per effetto di operazioni dolose e successivamente, in prossimità del fallimento, avrebbe distratto liquidità e asset aziendali a favore di nuova realtà aziendale, la “Dulcedo S.r.l.”, formalmente distinta dalla fallita, ma in realtà riconducibile al contesto familiare del predetto imprenditore.
La ricostruzione degli inquirenti
Inoltre, l’indagato avrebbe fatto ricorso a diversi escamotage contabili in bilancio allo scopo di occultare il reale stato di salute dell’impresa. Una condotta che, unita all’assenza di qualsivoglia iniziativa concreta per porre rimedio alla crisi aziendale in atto, avrebbe aggravato l’esposizione debitoria della società nei confronti dei creditori, quantificata in circa 6,2 milioni di euro.
Di fronte alla situazione di dissesto, l’indagato avrebbe peraltro distratto dalle casse aziendali liquidità per 419 mila euro e, al contempo, si sarebbe adoperato per proseguire le attività di produzione e commercializzazione di prodotti di pasticceria con il marchio “i dolci di Nonna Vincenza” attraverso l’affitto, a valori irrisori rispetto al volume d’affari e alla redditività, di 4 rami d’azienda a favore della “Dulcedo S.r.l.”, società di recente costituzione e amministrata dalla moglie.
Le richiesta della Procura e le disposizioni del Giudice
Su richiesta della Procura, il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Catania ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti di Paolo Pistone, amministratore della “PAS S.r.l.”, indagato per il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale; il sequestro preventivo del compendio aziendale della “Dulcedo S.r.l.”, con la contestuale nomina di un amministratore giudiziario, nonché delle somme giacenti sui conti correnti e depositi riconducibili all’indagato, sino a concorrenza dell’importo di 419.000 euro, quale profitto del reato derivante dalla distrazione delle liquidità aziendali.Il provvedimento giudiziario fa seguito a un precedente contesto d’indagine che aveva coinvolto il medesimo indagato il quale, sempre nella sua qualità di amministratore della “PAS S.r.l.”, era stato raggiunto nel 2021 da un decreto di sequestro preventivo per un ammontare di oltre mezzo milione di euro, emesso dal gip etneo su richiesta della Procura, ed eseguito dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Catania, per l’ipotesi di omesso versamento di ritenute previdenziali operate ed indicate nella dichiarazione annuale per l’anno 2016.