PALERMO – Tantissima commozione al funerale del giovane Paolo Taormina, il ragazzo di 20 anni ucciso nella notte tra sabato e domenica scorsi mentre lavorava nel suo locale ‘O Scruscio’.
La Cattedrale e lo spazio esterno gremiti in ogni dove. Presenti amici, conoscenti, autorità ma anche chi non conosceva il giovane. Tutti hanno voluto dare l’ultimo saluto a Paolo, amato e benvoluto da tutti. La mamma Fabiola, il papà Giuseppe, la sorella Sofia e il fratello Mattia, insieme alla fidanzata del ventenne, si chiedono il perché. A loro si rivolge l’Arcivescovo Lorefice durante l’omelia: “Piango e con voi rivolgo al Signore la domanda terribile che urla nei vostri cuori: perché? Lo so”.

“Non si tratta solamente di presidiare e mettere a soqquadro i quartieri a rischio o i luoghi della movida, bensì di essere presenti tutti e insieme, a cominciare dalle Istituzioni civili, militari, scolastiche, religiose, con una ‘politica’ della cura dei cittadini più fragili”, ha aggiunto Lorefice che ha voluto dare appuntamento a tutti per sabato sera, alle 21, allo Zen. “Facciamo una ‘movida alternativa’, ci vediamo allo Zen non armati di armi ma dell’amore di Paolo – ha concluso -. Ci vediamo davanti al piazzale della chiesa di San Filippo Neri”.
“Oggi non vogliamo ricordare la persona umile che è Paolo, una persona ricca di valori dedito alla famiglia. Famiglia, una parola a lui molto cara, una famiglia unita, un posto sicuro”, il messaggio della cugina di Paolo.

All’uscita della chiesa il coro “Paolo Paolo” si è alzato fortissimo e prima di lasciarlo andare via, in volo tante colombe bianche e palloncini.
