Degrado e declino di piazza Marina: quelle recinzioni alla bellezza - Foto - Live Sicilia

Degrado e declino di piazza Marina: quelle recinzioni alla bellezza – Foto

La protesta dei comitati civici

PALERMO – “La bellezza salverà il mondo” afferma il principe Miškin nell’Idiota di Dostoevskij. Una frase che ormai viene usata spesso e citata nelle più svariate situazioni. Se così fosse, dovremmo preservare e difendere da deturpamenti valorizzando il più possibile le cose belle che ci circondano.

A Piazza Marina da tempo si assiste a un progressivo declino. Nastri rossi, transenne e recinzioni “addobbano” il luogo, in attesa di una manutenzione straordinaria che tarda ad arrivare. Dopo il crollo del muro, rotto dalle radici del Ficus, e la presenza della ringhiera pericolante è stata recintata la scalinata davanti all’ex Palazzo della Zecca. Pochi passi più in là, fuori dalla villa Garibaldi la stessa situazione d’interdizione ai passanti dopo il danneggiamento della passerella di legno. La struttura è stata realizzata all’esterno della recinzione della villa, all’altezza del maestoso ficus centenario, ma è stata rotta dagli automobilisti dopo la sistemazione. Così per proteggere i pedoni dalle lame taglienti del bordo staccatosi dallo zoccoletto di legno, è stato limitato il passaggio.

Un intervento che è arrivato anche dopo le diverse segnalazioni da parte dell’Associazione Comitati Civici Palermo. “Ci battiamo da anni – commentano – per il decoro di questa piazza meravigliosa, a partire dai chiodi piantati sulle mura storiche per appendere le padelle dei mercatari, chiodi poi rimossi dalla P.M., fino a questa passerella inadeguata e pericolosa. Noi monitoriamo come sempre soprattutto le situazioni di pericolo per la cittadinanza”.

Quest’estate dal Ficus si è spezzato un grosso ramo, per fortuna senza causare danni per le persone, anche in questo caso è arrivata la recinzione della zona esterna nel tratto dove era stata realizzata la passerella di legno.

Sarebbe entusiasmante poter parlare sempre e solo della bellezza dell’arte a cielo aperto. Capita, però, che ci si trovi a raccontare di luoghi splendidi ma abbandonati e in decadenza, dove aleggia un presunto disinteresse. Sicuramente non un’arma affine per esaltare le ricchezze artistiche di Palermo. Che dire? Speriamo che la bellezza della storica piazza, dell’ottocentesca villa Garibaldi progettata dall’architetto Basile, delle dimore storiche e di Palazzo Chiaramonte Steri, Palazzo Fatta, Palazzo Mirto, Palazzo Sambuca e Palazzo Galletti di San Cataldo, possano salvare il luogo dalle recinzioni e dai cantieri senza fine.


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