Palermo, "preso ", Messina Denaro si stava allontanando: l'arresto VIDEO

“Preso, preso “, si stava allontanando: l’arresto di Messina Denaro VIDEO

Lo hanno bloccato a piedi in una stradina secondaria

PALERMO – “Preso, preso… sììì”, urlano i carabinieri del Ros. Esultano, si abbracciano. Hanno appena bloccato Matteo Messina Denaro. Il capomafia trapanese ha cercato di allontanarsi dalla clinica La Maddalena, a Palermo, percorrendo a piedi una stradina secondaria. C’è un video che documenta le fasi dell’arresto. Lo hanno bloccato assieme al suo autista, entrambi seduti in macchina .

I magistrati della Direzione distrettuale antimafia erano certi che fosse lui l’uomo che stamani si è presentato nella struttura sanitaria palermitana in vista di un nuovo ricovero. Non era la prima volta. Dal 2020 ad oggi è transitato almeno sei volte dalla clinica.

La prima il 13 novembre 2020 per una visita in vista dell’intervento. Mostrò il documento di Andrea Bonafede, nato il 23 ottobre 1963. Qualche giorno dopo fu operato per rimuovere alcune metastasi al fegato. In un precedente esame istologico, eseguito a Castelvetrano, era emersa la grave patologia partita dal colon.

Poi una sfilza di accessi in day hospital per visite, esami strumentali come Tac e risonanza magnetica. Nessuno aveva sospettato di nulla. Dopo l’intervento eseguito nel maggio 2021 e un ciclo di chemioterapia Andrea Bonafede era scomparso nel nulla.

Poi, l’aggravarsi della patologia e il ritorno in clinica per una nuova visita. Infine l’appuntamento per oggi in previsione di un nuovo ricovero. In clinica ha trovato i militari. In accettazione c’erano carabinieri in borghese. Messina Denaro ha fiutato qualcosa di strano. Ha provato ad allontanarsi. Niente da fare. “Preso, preso”, hanno urlato.


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