PALERMO – Offrire assistenza sanitaria gratuita a persone economicamente svantaggiate, garantendo accesso a cure mediche di qualità a chi ne ha più bisogno ma non può permettersele. È il progetto della ‘Rete di ambulatori sociali e popolari’, presentato il 25 novembre alla Camera del lavoro di Palermo, dai rappresentanti delle principali strutture del capoluogo.
Lo scopo, come spiegano gli stessi promotori del progetto, è “ridurre le disuguaglianze nell’accesso alla salute, offrendo un’alternativa concreta e gratuita alle visite specialistiche e alle consulenze mediche, rilanciando l’idea della buona medicina, universale e gratuita, ma soprattutto accessibile a tutti”.
I servizi offerti dagli ambulatori
Gli ambulatori offrono già una vasta gamma di servizi, tra cui visite di medicina generale e consulenze specialistiche, screening e prevenzione con controlli regolari e mirati, per prevenire e diagnosticare precocemente malattie croniche e patologie comuni. Ma offrono anche: consulenze psicologiche e assistenza emotiva, “importanti soprattutto per chi affronta situazioni di vulnerabilità economica”.
Il progetto
Tra le novità presentate nel progetto spicca la proposta di introdurre nel percorso di studi universitari un corso di educazione sanitaria per il miglioramento degli stili di vita. Ma colpisce altresì: l’introduzione di un comitato scientifico e quella di un comitato bio-etico a sostegno della rete di ambulatori.
Ad animare l’iniziativa è un’equipe di specialisti di varie discipline, tra cui cardiologia, pediatria, ginecologia, dermatologia e di altre discipline centrali nella vita dell’individuo.
“In un contesto socio-economico che rende sempre più difficile per molti l’accesso alla sanità, questa rete di ambulatori rappresenta una risorsa essenziale. Lavoriamo per abbattere le barriere economiche e sociali e creare un sistema che metta al centro la salute e la dignità di ogni persona”, spiegano i fautori dell’iniziativa.
“Il progetto è aperto a tutti coloro che desiderano contribuire al benessere della comunità, sia attraverso il volontariato medico, sia con il sostegno di risorse e strumenti”, concludono i promotori che hanno illustrato il progetto.
Il comitato scientifico e bioetico
A comporre il comitato scientifico della “Rete degli ambulatori Popolari” saranno 7 docenti universitari: Calogero Camma, ordinario di Gastroenterologia; Gianfranco Cocorullo, ordinario di chirurgia generale; Adriana Cordova ordinario di Chirurgia plastica; Alberto Firenze, associato di Medicina del Lavoro. E ancora: Roberto Latini, dell’Istituto Mario Negri, Maurizio Santi Raineri, associato di anestesia e rianimazione e Maria Rosaria Valerio, associata di oncologia.
A presiedere il Comitato bio-etico sarà invece Peppino Di Lello Finuoli. Le cariche sociali sono così attribuite: Renato Patrizio Costa in qualità di Presidente, Franco Ingrilli, in qualità di Vicepresidente e Giorgio Martinico, in qualità di Segretario. A comporre il comitato direttivo troviamo anche: Fabrizio Arena, Enzo Cirrincione, Emilio Miceli e Toni Scardamaglia.