Ucraina, terrore bombe al fosforo: è giallo VIDEO - Live Sicilia

Ucraina, terrore bombe al fosforo: è giallo VIDEO

L'uso di queste armi è vietato dai trattati
LE VIOLENZE
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Dopo le prove emerse riguardo l’uso di bombe a grappolo nel conflitto ucraino da parte dell’esercito russo, il governo di Kiev e alcuni sindaci denunciano anche l’uso di bombe al fosforo bianco nella regione di Luhansk, a Irpin, Hostomel e Kramatorsk.

Accuse che, se dovessero trovare conferma, dimostrerebbero una violazione della Convenzione delle Nazioni Unite su armi convenzionali, in particolare quelle incendiarie, ratificata anche dalla Russia.

L’uso di queste bombe potrebbe essere confermato dal video postato da una cittadina.

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COSA SONO LE BOMBE AL FOSFORO

Gli ordigni al fosforo bianco sono armi che provocano una reazione dell’agente chimico che, a contatto con l’ossigeno, si incendia producendo enorme calore e illuminando un’ampia area di territorio. L’anidride fosforica alla base di questa reazione genera una forte reazione se entra a contatto con superfici contenenti acqua ed è questo il motivo dietro l’effetto devastante sulle persone. Questa sostanza, a contatto con i tessuti, scatena questa reazione che provoca ustioni gravissime e danni agli occhi. Più gravi sono le conseguenze in caso di inalazione, con i tessuti degli organi interni che vengono velocemente bruciati e distrutti dall’azione dell’anidride fosforica.

COSA DICONO I TRATTATI

L’uso delle armi al fosforo è normato dalla Convenzione delle Nazioni Unite su certe armi convenzionali, in particolare dal capitolo 3, quello dedicato alle armi incendiarie. Pur dovendo la propria forza distruttiva a una reazione chimica, gli ordigni al fosforo non sono classificati infatti come armi chimiche. Il loro impiego, quindi, non è vietato dai trattati, ma le situazioni nelle quali un esercito può farne uso sono comunque molto ridotte. Per arma incendiaria, si chiarisce nella Convenzione, si intende infatti “qualsiasi arma o munizione progettata principalmente per appiccare il fuoco a oggetti o provocare ustioni a persone a causa dell’azione di fiamme, calore o combinazioni di esso, prodotto da una reazione chimica di una sostanza rilasciata sul bersaglio”. Ma queste, si precisa, non possono essere utilizzate in maniera indiscriminata su aree civili. Anzi, se ne può fare uso solo nel caso in cui si voglia colpire un obiettivo militareaccertandosi però che nell’area colpita non vi sia la presenza di abitazioni o popolazione civile.


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