Palermo, riprendono i vaccini ma Covid corre ancora - Live Sicilia

Palermo: la ripresa dei vaccini, ma il Covid corre ancora…

Tornano le persone nell'hub vaccinale della Fiera. Il caos in ospedale

Domenica in Fiera, con il sole che batte sulle vetrate del padiglione 20 A. Prima, qui, si vaccinavano i bambini, adesso tutti. Il numero delle somministrazioni sta risalendo, dopo un periodo di stanca, anche se, per tanti motivi, non ci sono più le migliaia di dosi quotidiane. Ecco perché, con l’aumento delle presenze, potrebbe esserci il ritorno al famoso padiglione 20. Si viaggia sul ritmo di quattrocento inoculazioni al giorno, più cinquanta domiciliari. “Incredibilmente – dice il commissario Renato Costa, capo dell’emergenza a Palermo – becchiamo diverse persone che non si erano vaccinate nemmeno con la prima dose”. Effetti perversi delle sciocchezze dei novax o dei tentennamenti dei buhvax.

Tanti, anche oggi, sono qui per la quarta dose. Soprattutto persone anziane. Qualcuno è accompagnato dai figli, come in un mondo benefico e rovesciato, memore di quando i figli erano accompagnati dai genitori. Ai banchetti per le informazioni, l’accoglienza è sempre cortese. “Sono qui dai primi giorni – spiega Virginia -. Ci sforziamo di realizzare la sanità di prossimità e di accoglienza”. Anna, nel telefonino, conserva le foto del giorno precedente: “Guardi qua, guardi quanta gente c’era ieri, di sabato…”. Delle istantanee di questa domenica, la memoria più bella è quella di una figlia che sistema la mascherina all’anziana madre e la assiste durante il turno.

Molte persone non vogliono più pensare al Covid e moltissimi ritengono che la pandemia sia agli sgoccioli, nonostante l’evidenza di una fortissima circolazione del virus, con gli ospedali sotto pressione. Secondo l’ultimo bollettino, che certifica dati consolidati e passati, i ricoveri si mantengono sempre sugli stessi livelli, in Sicilia. Il calcolo numericamente consistente dei contagi risente di troppe variabili, compresa quella dei tamponi-fantasma, dei troppi che non denunciano la propria positività, dopo i risultati del tampone fai da te.

Nel frattempo, il pronto soccorso Covid dell’ospedale ‘Cervello’ ha vissuto l’ennesima domenica bestiale, con una tempesta di ricoveri, chat allarmate di medici e una situazione di caos. Soffre anche il pronto soccorso ‘gemello’ di Villa Sofia che si occupa di tutti i pazienti non Covid – in attesa della messa a regime della nuova organizzazione – di una zona molto ampia di città. Di Covid si continua a stare male e a morire. Sono ‘soltanto’ i fragili? A tal proposito è utile citare ancora il commissario Costa: “Come possiamo, non dico pensare, ma soltanto immaginare che gli anziani e i fragili siano sacrificabili? Come possiamo accettare di pagare un prezzo in termini di vite umane, di persone? Questa non è forse una sotterranea e, ripeto, inconsapevole, forma di eugenetica? Dobbiamo avere cura di tutti. Ma cosa ci costa indossare le mascherine in un luogo chiuso per proteggerci e proteggere i più bisognosi di attenzione?”. (Roberto Puglisi)


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