CATANIA – È trascorso un anno. Trecentosessantacinque giorni dal giorno in cui l’urto della carena contro la costa della montagna, segnò mortalmente il destino di due piloti chiamati a sedare le fiamme di un incendio a bordo di un Canadair dei vigili del fuoco.
Le vittime
Per Matteo Pozzoli, 58 anni, di Erba in provincia di Como, che era il comandante del Canadair 28, e il primo ufficiale Roberto Mazzone, 62 anni di Salerno non ci fu nulla da fare. Il velivolo era al suo terzo ‘passaggio’ sulla zona dell’incendio su monte Calcinera a Linguaglossa.
Il ricordo
E questa mattina, alla sede Ars di via Etnea a Catania, il presidente del parlamento siciliano Gaetano Galvagno assieme all’assessore regionale Territorio e Ambiente, Elena Pagana, si è tenuto un momento a ricordo delle due vittime. Erano presenti anche i familiari di Pozzoli e Mazzone. Con loro, il segretario provinciale del sindacato di Polizia Mp, Marcello Rodano.
Le parole di Galvagno
“È stato un momento commovente che ci carica ancor più di tanta responsabilità – ha esordito il presidente Galvagno -. Auspichiamo che momenti come questi non accadano più con l’intervento di norme che permettano di contrastare questi scellerati che appiccano incendi e che non fanno altro che mettere a rischio la vita altrui. E, indubbiamente, dobbiamo fare in modo che la prevenzione non venga mai meno”.
L’indagine
Per la cronaca, furono due i fascicoli d’inchiesta aperti dalla Procura della Repubblica di Catania. Il primo troncone riguardò le cause del disastro aereo; il secondo sulla causa dell’incendio per cui il Canadair 28 era stato chiamato ad intervenire.