Alemanno ricorda Nino Strano: "È stato un anticonformista" VIDEO

Alemanno ricorda Nino Strano: “È stato un anticonformista” VIDEO

Le parole dell'ex sindaco di Roma

CATANIA – “Di Nino Strano si ricordano le posizioni politiche: sempre anticonformiste. Ma soprattutto si ricordano la grande vitalità e la grande voglia di vivere”. Gianni Alemanno, già sindaco di Roma e ministro dell’Agricoltura di Silvio Berlusconi, dedica un pensiero all’ex compagno di militanza sia nel Fronte della Gioventù che nell’Msi/Alleanza nazionale. “È il simbolo di quella che è stata la nostra esperienza, che non è stata affatto conservatrice, bacchettona, chiusa. È stata un’esperienza di vita, militanza, totalmente aperta e capace di puntare all’innovazione e al cambiamento”, ha detto. “Nino Strano – ha spiegato Alemanno – è stato un grande creativo, capace di sconvolgere qualsiasi schema”.

La mortadella

L’immagine nazionale di Strano è ferma tuttavia alla mortadella e allo champagne in Senato per festeggiare la caduta del secondo governo Prodi. “Un momento che è stato ovviamente enfatizzato, ma che dice della sua goliardia”. E sottolinea Alemanno: un gesto “fatto nel posto sbagliato. Un peccato veniale diventato simbolo, ma chiunque lo abbia conosciuto sa che era una persona completamente diversa dalla fotografia che ne è venuta fuori”. 

La Palestina

Gianni Alemanno ha partecipato, nel pomeriggio di ieri a Catania (nella mattinata era stato a Siracusa), all’incontro del Forum dell’indipendenza italiana dal titolo “Fermiamo il massacro: pace, giustizia e libertà in Palestina”. Ad accompagnarlo Fabio Granata (assessore alla Cultura del comune di Siracusa) e l’analista geopolitico Salvo Ardizzone

Il movimento politico

“Il 25 e il 26 novembre, a Roma, fonderemo il movimento politico, pronti anche ad affrontare sfide elettorali” ha annunciato Alemanno. “In quella sede cercheremo di dare un segnale forte e chiaro per il superamento di vecchi schemi e, soprattutto, per rivendicare quello che è il problema principale dell’Italia: quello dell’indipendenza”, ha spiegato. “Senza indipendenza, l’Italia non potrà risolvere nessuno dei suoi problemi: una direzione – conclude – diametralmente opposta su cui si sta muovendo, purtroppo, l’attuale governo di destra-centro”


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