Alluvione a Stromboli; ecco le responsabilità dell'uomo - Live Sicilia

Alluvione a Stromboli: ecco le responsabilità dell’uomo FOTO

La disperazione degli abitanti e la conta dei danni

Tanta la rabbia degli abitanti e dei commercianti di Stromboli dopo il nubifragio che ha colpito l’isola negli scorsi giorni. Tonnellate e tonnellate di fango e detriti si sono riversate per le strade, causando innumerevoli disagi e danni per svariati milioni di euro. 

“Abbiamo fatto una prima stima dei danni e dei lavori di messa in sicurezza dell’isola, atti a tutelare i cittadini, le attività commerciali e i tanti turisti. Sono necessari almeno 10 milioni di Euro”, dichiara il sindaco Riccardo Gullo. 

“Grazie all’imponente lavoro dei vigili del fuoco, degli isolani e dei turisti, siamo riusciti a ripulire circa l’80% dell’isola e a ripristinare quasi del tutto la viabilità. Nei prossimi giorni completeremo i lavori” continua il primo cittadino, fiducioso che “la vita sull’isola stia riprendendo come prima” e che la stagione turistica non sia stata compromessa. “Sono tanti i visitatori che stanno trascorrendo qui le loro vacanze”.

Una tragedia intuibile che poteva essere evitata, o comunque attenuata, se si fosse intervenuti tempestivamente dopo l’incendio di qualche mese fa, avvenuto durante le riprese della fiction “Protezione civile”, che ha privato l’isola di una buona parte della sua flora, argine naturale contro questo genere di calamità. 

“Dove l’incendio ha bruciato la vegetazione l’acqua non ha incontrato ostacoli… in altri casi dove era presente la vegetazione i danni sono stati limitati” ha sottolineato Gullo, rimarcando che “per quanto accaduto, ci sono dunque responsabilità ben precise”.

A pronunciarsi in tal senso anche Federalalberghi Isole Eolie e la Pro-loco Amo Stromboli, che parlano di “danni annunciati che avrebbero potuto benissimo essere mitigati con il preventivo e richiesto intervento da parte degli enti preposti” e denunciano “la situazione di abbandono in cui è stata lasciata la montagna di Stromboli a seguito dell’evento calamitoso del 25-26 maggio scorso – il sopracitato incendio – che ha ridotto in cenere una vasta porzione della macchia mediterranea”. 

“Era facile prevedere ed era stata da più parti sollevata la necessità di ripulire i residui dell’incendio e di mettere in sicurezza alcuni punti della montagna repentinamente privati della vegetazione e quindi soggetti a frane alle prime piogge” le parole congiunte di Rosa Oliva (presidente della Pro-Loco Amo Stromboli) e Christian Del Bono (presidente di Federalalberghi Isole Eolie). 

“Riteniamo inaccettabile che il Dipartimento dello sviluppo rurale e territoriale, ente gestore della Riserva naturale orientata dell’isola di Stromboli e Strombolicchio, sia rimasto totalmente inerme in tutti questi mesi” hanno continuato i due presidenti, preoccupati anche per il destino del sentiero naturalistico, “che per gli stessi motivi, necessita di urgenti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria”.

“Chiediamo a questo punto, un’ordinanza urgente di protezione civile atta a realizzare gli interventi necessari a mettere in sicurezza l’abitato e i sentieri dell’isola, attrazione turistica imprescindibile per l’isola di Stromboli”. 

Musumeci ha convocato per ieri un giunta straordinaria

La regione Siciliana ha dichiarato lo stato di emergenza, chiedendo al governo centrale di fare altrettanto. Le case e i negozi allagati, le auto e le moto sommerse dal fango, le strade squarciate dalla violenza dell’acqua, sono solo alcune conseguenze della catastrofe. Almeno 50 le persone evacuate dall’isola.

“Ho convocato un’apposita seduta straordinaria del governo regionale” ha dichiarato il governatore dimissionario Nello Musumeci, rassicurando che “La delibera del governo regionale servirà anche ad avviare le procedure per chiedere i ristori a quanti hanno subito danni dalla calamità”.

Mentre il capo della protezione civile siciliana Salvo Cocina è impegnato nel redigere “una dettagliata relazione”, il presidente Musumeci è “in contatto coi dirigenti che coordinano i lavori sull’isola”.

Sono stati più di “un centinaio i volontari che, assieme ai vigili del fuoco e alle forze dell’ordine, si sono impegnati nella rimozione di fanghi e detriti e nel ripristino della viabilità” ha dichiarato orgoglioso il governatore, nel corso del sopralluogo sui luoghi colpiti dal nubifragio.

“Si lavora incessantemente per ripristinare la viabilità interna e non pregiudicare la stagione turistica” scrive su Facebook, nelle scorse ore. 

Le parole di Salvo Cocina

“Eventi analoghi si sarebbero verificati ciclicamente anche negli anni ‘70, ‘80, 2000” scrive su Facebook il direttore generale della Protezione Civile della Regione Siciliana, Salvo Cocina, parlando dell’alluvione di Stromboli. 

“Non possiamo fermare la forza della natura. Bisogna ridurre i rischi per l’uomo e fare tesoro di queste lezioni non restringendo lo spazio degli elementi naturali” denuncia, lasciando intendere che tra le cause del disastro vi sia anche l’espansione urbanistica senza controllo. 

“L’acqua irrompe nei cortili e nelle case costruite ai lati dei torrenti/strade troppo vicine agli argini (probabilmente senza il rispetto delle distanze minime) e lascia cumuli di detriti e, ancora più giù, scava la stradella e si riprende il suo naturale spazio.” Scrive, allegando delle foto.

“Questa zona danneggiata… è una di quelle in rosso rappresentata nella Mappa delle interferenze idrauliche redatta dal Drpc e adottata dalla regione… interferenze, fra corso d’acqua e manufatti costruiti dall’uomo, erroneamente, in aree a forte rischio alluvionale” evidenza il direttore, nel descrivere una delle zone più colpite. 

Adesso Stromboli, da sempre perla del mediterraneo, diventerà suo malgrado esempio scolastico di devastazione ambientale ed errori commessi dall’uomo. Uno dei tanti casi in cui l’essere umano, non curante degli ambienti circostanti, al contrario delle altre specie animali, dimostra di non saper vivere in sintonia con la natura. 


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