Il Commissario antiracket a Catania: “Denunciano in pochi” - Live Sicilia

Il Commissario antiracket a Catania: “Denunciano in pochi”

VIDEO - La riunione in Prefettura questa mattina: "Dobbiamo garantire la presenza dello Stato in tutte le sue articolazioni"

CATANIA – Sono 15milioni di euro i fondi erogati sul territorio nazionale a favore delle vittime del racket delle estorsioni e dell’usura. Di questi 15 milioni 5 sono stati erogati solo in Sicilia. Racket delle estorsioni e usura al centro dell’incontro di stamattina in Prefettura. Il Commissario straordinario del governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura Maria Grazia Nicolò, stamattina, nel Capoluogo etneo in Prefettura insieme al Prefetto Maria Carmela Librizzi per approfondire le tematiche connesse al fenomeno criminoso dell’estorsione e dell’usura nella provincia etnea.

“Dobbiamo garantire la presenza dello Stato in tutte le sue articolazioni – dice il Prefetto Nicolò – e la possibilità di interloquire con le Prefetture nei territori per aiutare le vittime e combattere il fenomeno del racket e dell’usura”. Nel corso della mattinata, il Commissario ha incontrato i vertici della Procura Generale, della DDA, i responsabili delle Forze di polizia territoriali e della DIA.

“La provincia etnea manifesta, purtroppo, un trend in aumento di richieste e denunce, ma che non corrisponde alle inchieste della polizia Giudiziaria che sono molto importanti – continua il Prefetto Nicolò – i numeri delle denunce sono molto minori rispetto alle indagini accertate dagli organi inquirenti”.

Il Commissario Nazionale Nicolò ha incontrato anche i rappresentanti delle associazioni antiracket operanti nel territorio, i rappresentanti delle associazioni di categoria e, infine, i componenti del Nucleo di valutazione costituito in Prefettura per una disamina degli aspetti tecnici correlati al calcolo degli emolumenti erogabili in favore delle vittime di estorsione e usura.

“L’obiettivo di oggi con la presenza del Commissario Nazionale è quello di sensibilizzare ancora di più tutti su questi fenomeni con un approccio più pressante verso la necessità di denunciare” aggiunge il Prefetto Librizzi.


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