Palermo, emergenza Covid: 'Situazione critica ma gestibile'

Palermo, emergenza Covid: ‘Situazione critica ma gestibile’

Il punto con Tiziana Maniscalchi, primario del pronto soccorso dell'ospedale Cervello

PALERMO – “La situazione è critica, ma gestibile”, dice Tiziana Maniscalchi, primario del pronto soccorso dell’ospedale Cervello, struttura di riferimento Covid a Palermo. Parole che confortano dopo le immagini delle ambulanze in fila in attesa per ore di mercoledì sera. Una situazione limite rientrata dopo un’ora. I sanitari delle ambulanze, stanchi dopo ore di attesa senza potere fare scendere i pazienti, hanno accesso le sirene tutti in contemporanea in segno di protesta. Una protesta rientrata quando davanti all’ospedale è stata allestita una tensostruttura che accoglie i pazienti all’arrivo ed evita il caos.

Qual è in questo momento la situazione in ospedale?
“Ovviamente critica, ma cerchiamo di affrontare correttivi momento per momento. È una situazione sempre in divenire per cui continuiamo ad aprire posti letto e a chiedere aiuto a tutta la sanità siciliana che fino ad ora ha dato il massimo anche nella riconversione immediata di posti letto o nell’istituzione di questi posti medici avanzati (le tende da campo ndr) che ci stanno aiutando ad accogliere i pazienti nel momento in cui la capacità ricettiva del Pronto soccorso viene a mancare perché oltre 50 pazienti non possiamo ricevere”.

Situazione critiche ma comunque gestibile? Che messaggio dobbiamo veicolare, positivo o allarmistico?
“È positivo perché comunque è una situazione gestibile, speriamo che i numeri possano ridursi nel giro di qualche giorno. Comunque fino ad ora la situazione risulta gestibile”.

Lontano dunque dall’immagine dei giorni scorsi con le sirene spiegate delle ambulanze in attesa per diverse ore
“In realtà nel giro di un’ora sono stati approntati i posti letto e i pazienti sono scesi dalle ambulanze. Diciamo che in quel momento si erano concentrati più pazienti rispetto alla capienza effettiva però ce la facciamo. Eventualmente allestiremo altri posti medici avanzati, uno è già stato organizzato all’ospedale Civico per evitare che i pazienti vengano trasferiti quando non c’è la possibilità all’interno dei reparti. Ci sarà un altro posto medico avanzato a Partinico. Sono stati aperti diversi posti letto. Avviene giornalmente, ieri, oggi per cui speriamo di poter far fronte ai numeri che sono ancora in crescita”.

I non vaccinati continuano a rappresentare la stragrande maggioranza delle persone che finisce in ospedale “Sicuramente fra quelli che vengono ricoverati ad alta intensità di cura ci sono molti non vaccinati. Ci sono anche dei vaccinati, ma dopo un passaggio veloce all’interno del Pronto soccorso e dopo le dovute cure vengono rinviati a domicilio. Quelli che ci preoccupano di più sono in non vaccinati che ovviamente vanno quasi tutti in terapia intensiva e sub intensiva”.


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