PALERMO – Palermo si è allagata e probabilmente si allagherà ancora. Trascinati dall’ultima alluvione, depositati sotto la carreggiata di viale Regione Siciliana, detriti e rifiuti sono quello che rimane dello scorso 15 luglio. Quel tratto del Canale Badame, all’altezza di via Altofonte, conserva la furia dell’ondata di maltempo che si è abbattuta sulla città oltre un mese fa. Ma denota anche l’incuria. A maggio scorso il viadotto è stato interessato da un incendio, le fiamme hanno bruciato il canneto ma adesso la vegetazione è nuovamente fitta.
“Non si registra da anni un lavoro di pulizia straordinaria”, dicono i residenti del quartiere Pagliarelli. Detriti, rifiuti e vegetazione infestante nel canale Badame attendono di essere rimossi. Appare necessario adottare, lungo i canali di scolo, una serie di azioni per organizzare interventi programmati e manutenzione continua, perché la quantità di rifiuti potrebbe causare danni. Adesso il pericolo sembra essere quello ecologico: al prossimo nubifragio i rifiuti potrebbero confluire nel fiume Oreto e un’opera di salvaguardia dell’ambiente diventa sempre più urgente.