Arpa Sicilia e la biodiversità del mare all'Orto Botanico di Palermo

Arpa Sicilia e la biodiversità del mare all’Orto Botanico di Palermo

Riflettori puntati sul tema degli habitat marino-costieri FOTO

PALERMO – Musica, narrazioni e percorsi interattivi per raccontare la biodiversità del mare. È andato in scena domenica sera, 24 settembre, all’Orto Botanico di Palermo Un Mediterraneo di Biodiversità. L’appuntamento è stato promosso da Arpa Sicilia. I riflettori sono stati puntati sul tema degli habitat marino-costieri.

Il progetto CORALLO+SI 

Il progetto si chiama CORALLO+SI: coinvolge i siti siciliani del Parco Nazionale di Pantelleria, le aree marine protette del Plemmirio, Capo Milazzo, Ustica, Pelagie e la riserva naturale terrestre di Lampedusa. È stato sviluppato in continuità sul tema dopo CORALLO Correct Enjoyment (and Awareness Raising) of Natura 2000 Locations. Ha coinvolto in prima battuta le isole di Lipari, Filicudi, Panarea e Basiluzzo, Salina e l’area marina protetta del Plemmirio.

Gli artisti in scena

Sul palcoscenico si sono alternati l’attrice Stefania Blandeburgo, che ha prestato la sua voce per raccontare i tesori marini che la Sicilia racchiude, la giovane cantante Ginevra Gilli con la sua arpa e l’attore Salvo Piparo, che ha letto e interpretato Amuri, un testo scritto per la serata da Samonà.

Docufilm e musica popolare

Nel corso della serata, è stato proiettato il trailer del nuovo docufilm realizzato dal regista e cineoperatore Riccardo Cingillo con CORALLO+SI, dopo il precedente intitolato CORALLO racconta la biodiversità.

A chiudere la serata, la musica popolare siciliana con Simona Sciacca, accompagnata dalla sua band. L’artista ha cantato alcuni brani patrimonio popolare dell’Isola, tra cui Cu ti lu dissi di Rosa Balistreri. 

La mostra fotografica

Non solo musica. Tra i viali dell’Orto Botanico è stata allestita anche una mostra fotografica di Santo Tirnetta, con alcuni scatti sull’habitat marino e un igloo. I siti sono stati proiettati, attraverso i suoni e le luci, all’interno della profondità del mare grazie a un sofisticato proiettore e alle immagini diffuse in maniera immersiva. L’organizzazione generale della serata è stata di Terzo Millennio Progetti Artistici.

La manifestazione

La manifestazione è stata voluta dal direttore generale di Arpa Sicilia Vincenzo Infantino, ha avuto per coordinatore Ignazio Cammalleri e per responsabile scientifico Rosanna Costa. Mentre la direzione artistica della serata, presentata dalla giornalista Nadia La Malfa, è stata affidata allo scrittore e giornalista Alberto Samonà.

“Abbiamo condiviso la bellezza della natura”

“I progetti CORALLO e CORALLO+SI ci hanno dato l’opportunità di condividere la bellezza della natura e della biodiversità”, ha sottolineato il direttore generale di Arpa Sicilia Vincenzo Infantino. Il tutto “utilizzando video-tecnologie avanzate come strumenti di comunicazione, per riconnettere l’uomo alla natura, tra esperienza ed educazione al rispetto e alla tutela”.

“Progetti con tecnologie avanzate”

“I progetti ci hanno permesso di documentare un patrimonio di dati di biodiversità delle isole minori e della Sicilia”, ha affermato Ignazio Cammalleri, coordinatore del progetto e direttore dell’UOC Ricerca & Innovazione di Arpa Sicilia.

“Ognuna di queste isole – ha aggiunto Cammalleri – conserva specie ed habitat, espressione del proprio substrato che le caratterizza in paesaggi unici. Le tecnologie innovative utilizzate nei due progetti ci hanno permesso di potenziare la fruizione sostenibile e immersiva del patrimonio naturale e culturale custodito nei siti coinvolti”.

“Comunicazione d’impatto”

“I due progetti puntano a rafforzare la relazione tra visitatore e area naturale attraverso una comunicazione d’impatto che consente di svelare gli elementi che compongono il mosaico paesaggistico terrestre e marino, suscitando curiosità ed interesse”, ha dichiarato Rosanna Costa dell’UOC Ricerca & Innovazione e responsabile scientifico del progetto per Arpa Sicilia.

“Dove il mare non c’è”

Al termine della serata, Arpa Sicilia ha preannunciato che il Progetto Corallo proseguirà con una nuova iniziativa, intitolata “Dove il mare non c’è”. L’obiettivo è portare l’esperienza del mare e della natura nei luoghi della sofferenza: ospedali, carceri, Rsa e in altri ancora, per donare una possibilità di bellezza, un attimo di vita migliore a chi soffre.

I partner

Tra i partner: l’Università di Malta, l’Environment and Resources Authority, Arpa Sicilia, l’Università degli Studi di Palermo, il Consorzio Plemmirio, giusto per citarne alcuni.

Partner associati, l’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria, le Aree marine protette Pelagie, Capo Milazzo e Isola di Ustica. 


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