Schifani vs De Luca: "Partito parallelo? Siamo seri" - Live Sicilia

Schifani vs De Luca: “Partito parallelo? Siamo seri”

Il candidato governatore ha parlato dal palco della convention dei Popolari e Autonomisti.
VERSO IL 25 SETTEMBRE
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CATANIA – “Mi occupo di cose serie”. Renato Schifani, senatore forzista e candidato alla presidenza della Regione Siciliana, risponde così alle bordate di Cateno De Luca. Il quale, intervistato da LiveSicilia, ha parlato esplicitamente di una fronda interna alla coalizione di centrodestra finalizzata al voto disgiunto. Il partito parallelo. L’ex sindaco di Messina, al nostro giornale, ha fatto nomi e cognomi, guardando soprattutto ai delusi. Nello Musumeci e Raffaele Stancanelli. Il primo, che non è stato ricandidato per il niet dagli alleati; il secondo, invece, stoppato dal suo stesso partito, Fratelli d’Italia.

Schifani è intervenuto stasera a Catania alla convention dei Popolari e Autonomisti di Raffaele Lombardo. Segnali di continuità. Il già presidente del Senato non scarta l’ipotesi di eventuali riconferme di assessori uscenti della giunta di Nello Musumeci, nei confronti della quale più volte l’ex presidente del Senato ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto: “Non mi sento di escludere nulla – ha detto – individuerò figure competenti in ogni settore, ma per adesso sono concentrato sulla campagna elettorale e voglio illustrare ai siciliani il mio programma e le mie idee, cosa faremo una volta eletti”.

Schifani, con la stampa, fa anche il punto sulla campagna elettorale. “Raccolgo tanto entusiasmo nei vari appuntamenti elettorali, l’altro giorno sempre qui alle Ciminiere con Matteo Salvini, oggi con gli autonomisti dell’amico Raffaele Lombardo. Il popolo del Centrodestra è unito su una candidatura vista come una capacità di sintesi di una realtà politica che quando si presenta unita è vincente”. Prima ancora, sempre nella medesima location, era stato al fianco della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

Infrastrutture. Schifani rilancia il progetto che da oltre quarant’anni rimbalza nel dibattito politico nazionale. “Il ponte sullo Stretto sarà un’opera che si realizzerà”, ha detto. “Ci sono tutti i presupposti politici perché ci saranno dei governi di centrodestra sia in Sicilia che in Calabria, con due governatori che parleranno lo stesso linguaggio. L’opera è anche cantierabile e ci sono le coperture finanziarie, non sarà più uno slogan”.


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