CATANIA – Il Procuratore capo di Catania, Francesco Curcio si è ufficialmente insediato. Poco prima di mezzogiorno il passaggio di consegne tra la Procuratrice capo facente funzione, Agata Santanocito – “Curcio è persona leale e diretta”, ha detto -, e l’ormai ex numero uno della Procura di Potenza.
Si è insediato il Procuratore Curcio
“È sicuramente l’incarico più importante della mia carriera”, ha esordito nel prendere la parola. Prima del suo intervento, ad accoglierlo, erano stati in tanti. Tra questi, i componenti del Csm Marco Bisogni e Felice Giuffrè.
Il presidente della Corte d’Appello, Filippo Pennisi. Il procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo. I presidenti dell’ordine degli avvocati e della Camera penale, rispettivamente Distefano ed Antille.
Oltre ovviamente alla già citata Agata Santanocito: numerosi gli apprezzamenti nei suoi riguardi per il lavoro condotto nei tredici mesi di mandato.
Zuccaro: “Un ritardo ingiustificabile”
E non sono certo passate inosservate le parole dell’ex procuratore capo ed oggi procuratore generale, Carmelo Zuccaro. “Ingiustificabile – ha detto – che si sia perso tutto questo tempo per nominare il nuovo procuratore”.
Infine, l’assist del presidente del Tribunale, Francesco Mannino: “È una bella sfida – ha esordito rivolgendosi a Curcio – che aiuta a rimettersi in gioco”.
Le parole di Curcio
L’intervento che conclude la cerimonia d’insediamento è, ovviamente, quello del neo Procuratore di Catania. Pochi minuti per focalizzare una questione che gli sta parecchio a cuore. Quella delle tratte delle migrazioni clandestine.
“Il tema della migrazione ha suscitato uno forte scontro istituzionale ma tocca sempre ai magistrati applicare le leggi. Rappresenta uno di quei fenomeni che va affrontato potenziando quello che già c’è a Catania. Un conto sono i clandestini, un altro le tratte.
Ognuno deve fare quello che gli spetta. Ai magistrati interpretare le leggi che hanno una loro gerarchia: c’è la Costituzione, i trattati internazionali, le leggi dello Stato e quelle regionali. E noi dobbiamo mettere insieme questo mosaico. La politica ha un compito più alto del nostro, perché deve dare l’indirizzo politico. Però questo non significa che noi dobbiamo venir meno al nostro lavoro”.
La criminalità organizzata
“Il pericolo della criminalità organizzata che cambia pelle e diventa sempre più comitato d’affari. Quale sarà il nuovo assetto degli uffici? La nuova circolare del Csm da me è benvenuta. L’ufficio di Procura è una squadra: è assurdo pensare che possa esserci un procuratore solo al comando. Io sono contento di lavorare con tutti, tranne di chi è geloso del proprio lavoro”.
Il ricorso
Ed in riferimento al ricorso presentato dai tre procuratori aggiunti del suo ufficio, Sebastiano Ardita, Ignazio Fonzo e Francesco Puleio, rispondendo alla domanda “se avesse lottato per questa nomina”, il procuratore Curcio ha risposto: “No, ho fatto la domanda e basta”.
Trantino: “Piena collaborazione istituzionale”
“Siamo certi che il procuratore Francesco Curcio, a cui formuliamo i migliori auguri di buon lavoro, saprà garantire la massima determinazione e il necessario rigore le sfide della lotta alla criminalità organizzata, al malaffare e agli illeciti”. Lo ha detto il sindaco di Catania Enrico Trantino a conclusione della cerimonia di insediamento.
“Al nuovo procuratore – ha aggiunto il primo cittadino – garantiamo la massima collaborazione istituzionale consapevole che esclusivamente con l’armonica cooperazione tra le articolazioni territoriali si potranno raggiungere gli auspicati traguardi di legalità e trasparenza, nell’esclusivo interesse dei cittadini”.
“Un ringraziamento e un riconoscimento per l’impegno profuso e la professionalità – ha concluso – vanno alla facente funzioni uscente Agata Santonocito, che ha saputo operare con la necessaria risolutezza nella guida temporanea della Procura”.