PALERMO – Quattro città italiane colpite dallo stragismo mafioso del 1992-1993 collegate in simultanea nel ‘Giorno della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime di tutte le mafie’. È l’iniziativa organizzata dalle Università di Palermo, di Milano (Statale e Cattolica), di Roma Tre e di Firenze, riunitesi virtualmente oggi nell’evento: “Le Università contro le mafie, la memoria delle stragi del 92/93 per costruire il futuro”.
L’evento
L’evento è iniziato con la proiezione, in contemporanea in tutte le sedi, del docufilm di Ambrogio Crespi ‘Falcone e Borsellino. Il fuoco della memoria’, realizzato dal Dipartimento di Scienze Politiche e delle relazioni internazionali dell’Università di Palermo nell’ambito del progetto “Officina per la legalità e la memoria”, finanziato dal Ministero dell’Università e della ricerca.
Poi, alle 11.15 l’intervento, in videocollegamento nazionale da Palermo, di Fiammetta Borsellino, figlia di Paolo, il magistrato assassinato a Palermo nella strage di via D’Amelio, il 19 luglio del 1992. A seguire, i fratelli Manfredi e Lucia, che hanno risposto alle domande degli studenti rispettivamente a Firenze e a Roma.
Gli ospiti a Palermo
Tanti gli ospiti d’eccezione presenti all’evento nelle quattro sedi in cui ha preso vita l’iniziativa. All’Università degli Studi di Palermo, presso l’ex cinema Edison, oltre a Fiammetta Borsellino, sono intervenuti, tra gli altri, il sovrintendente del Teatro Massimo, Marco Betta, l’artista Beatrice Quinta e la giornalista Elvira Terranova.
Borsellino: “La memoria va alimentata giornalmente”
Sottolinea l’importanza dell’evento Fiammetta Borsellino: “Giornate come quella di oggi sono fondamentali perché coinvolgono tutti in un impegno comune e la cosa bella è che siano proprio i giovani oggi il filo conduttore di questo docufilm e di queste iniziative – commenta -. Il docufilm si avvale, infatti, della loro collaborazione ed è un importantissimo veicolo di conoscenza per chi allora non c’era oltre che per chi c’era”.
“Si deve continuare a riflettere – prosegue Fiammetta Borsellino – su fatti che hanno segnato profondamente la storia del nostro Paese, attraverso una memoria da alimentare giornalmente con atti quotidiani e con l’impegno di ciascuno di noi”.
Napoli: “Fare memoria è uno dei nostri compiti”
A ribadire la rilevanza dell’iniziativa è pure il prorettore vicario dell’Università degli Studi di Palermo Enrico Napoli: “Oggi abbiamo scelto di celebrare come università questa giornata della memoria e dell’impegno contro le mafie attraverso una iniziativa che ci permette di allargare lo sguardo e di collegare le diversi sedi universitarie italiane di quelle città in cui, in quegli anni terribili, sono avvenute le stragi – afferma -. È stato un momento drammatico della storia italiana e farne memoria è uno dei compiti che hanno le istituzioni ma che abbiamo anche tutti noi”.
Il messaggio del ministro Bernini
Ad apertura dell’evento è stato letto anche il messaggio che il ministro dell’Università, Anna Maria Bernini, ha inviato alle facoltà. “È bello vedere che le università fanno rete soprattutto su un tema delicato come il contrasto alle mafie – scrive -. Vi ringrazio sia come ministro sia come cittadina. Oggi è la giornata dell’impegno contro le mafie e vede simbolicamente uniti alcuni atenei italiani in un corale abbraccio che si estende al Paese intero”.
“Ricorderemo – prosegue il ministro – quelle terribili stragi che hanno lasciato ferite profonde al Paese e della cui memoria dobbiamo sempre fare tesoro. Serve un’importante sensibilizzazione dei giovani per un futuro all’insegna della legalità. Ancora una volta – conclude Bernini – il mondo accademico dimostra di essere un presidio di verità, giustizia e memoria: siamo tutti figli di Falcone e Borsellino”.