Palermo, albero caduto sulle tombe del cimitero dei Rotoli - Live Sicilia

Palermo, albero caduto sulle tombe del cimitero dei Rotoli – FOTO

Disagi e incuria nel camposanto
IL CASO
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Ancora disagi al cimitero dei Rotoli di Palermo. Ieri mattina i parenti dei defunti hanno trovato un albero caduto sulle tombe. “Nei giorni scorsi erano comparsi dei cartelli di pericolo, allertando su possibili frane – spiega l’avvocato Rosamaria Salemi -, ma quello che è successo l’altra sera, complice sicuramente il vento, è frutto di mancata manutenzione dei luoghi da anni”.

Dalle salme accatastate ai crolli: ai Rotoli l’emergenza non finisce mai.

Il precedente

Salemi ricorda un episodio come segnale dell’incuria: “A luglio del 2021 una parte di cornicione di una sepoltura gentilizia è caduta su una panchina distruggendola. Da allora è stato solo apposto un nastro per impedire accesso, nonostante le mie denunce niente è stato fatto. Adesso saranno i familiari a pagare il prezzo più amaro di questa incuria perenne”.

Visti i precedenti il legale tira in ballo le responsabilità dell’amministrazione comunale e si chiede se “passeranno anni per ripristinare i luoghi colpiti dall’albero caduto e se sarà impedito, come è avvenuto ieri, l’accesso in auto anche ai disabili”.

Lega: “Spettacolo terribile”

Altre foto sulla situazione ai Rotoli sono arrivate dal capogruppo della Lega al Comune di Palermo, Igor Gelarda: “Dopo le giornate di chiusura a causa della tempesta che ha fatto cadere una ventina di alberi e molti altri danni, il cimitero dei Rotoli ha riaperto ma lo spettacolo che si presenta ai visitatori è terribile”, dicono Gelarda e Giuliana Sgroi, responsabile de dipartimento Famiglia della Lega a Palermo. “Oltre alle centinaia di bare insepolte alberi sradicati, tombe danneggiate, alcune addirittura aperte a causa degli alberi caduti – aggiungono -. Non si può fare molto contro la furia del vento ma è anche vero che da decenni non si effettuano più controlli e potature degli alberi all’interno del cimitero. Situazione analoga a quella che esiste già in città”.


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